MILANO (Reuters) - Il mercato secondario delle obbligazioni governative italiane archivia la prima seduta del secondo trimestre poco mosso, in un contesto condizionato nei volumi dal clima quasi festivo.
** Dopo aver parzialmente beneficiato della fuga di capitali dall'azionario nella prima parte della seduta, i bond hanno pagato un dazio limitato alla risalita delle borse, che si è manifestata nel pomeriggio, dicono i trader.
** L'appetito per il rischio, che ha caratterizzato la fine del mese scorso, ha consentito allo spread fra il decennale italiano e quello tedesco di ridursi sino a ridosso dei livelli toccati il 19 febbraio scorso (128,1), mentre attorno a metà seduta era risalito fino a 130.
** "L'impressione è che il mercato sia partito pigramente", commenta un portfoglio manager, "In verità, la chiusura di marzo e del trimestre (e anno fiscale degli asiatici) ha portato molti flussi in acquisto, soprattutto sul debito italiano. E durante i prossimi giorni sarà interessante verificare la solidità dei Btp in questa incerta fase politica, tenuto conto che il posizionamento è ormai decisamente più bilanciato che ad inizio marzo".
"In ogni caso", prosegue, "per i governativi Ue in generale e tenendo conto dei reinvestimenti della Bce, il mese di aprile dovrebbe essere caratterizzato da una net supply favorevole per il mercato obbligazionario".
** Sul fronte della politica italiana, domani, a un mese dalle elezioni, al Quirinale si aprono ufficialmente le consultazioni per la formazione del nuovo governo, mentre il Pd è l'unico partito che rivendica l'intenzione di restare all'opposizione.
** Dal lato dell'offerta, la Spagna ha collocato titoli a sei e dodici mesi per 4,5 miliardi.
** Madrid, nelle aste di giovedì, offrirà titoli fino a 5,75 miliardi.