Di Alessandro Albano
Investing.com - In una giornata che non vede molti spunti operativi viste le chiusure di Londra e Wall Street, la crescita manifatturiera cinese è rallentata ai minimi degli ultimi tre mesi a causa dell'inflazione, mentre anche in Italia, con l'Ocse che ha aumentato le stime, i prezzi al consumo raggiungono i massimi in due anni. Le Borse scambiano poco mosse, con riflettori su Cattolica e Atlantia a Milano. Il mercato guarda all'incontro Opec di questa settimana. Questi sono i market mover di lunedì:
1. Inflazione rallenta la Cina
I dati ufficiali hanno rivolto lunedì che la crescita manifatturiera cinese è rallentata a maggio ai minimi degli ultimi tre mesi a causa della pressione inflazionistica. Il Pmi manifatturiero si è portato a 51,0 a maggio, rispetto al consenso del mercato e valore di aprile di 51,1, segnando la lettura più bassa da febbraio.
I nuovi ordini sono cresciuti ai minimi degli ultimi tre mesi, mentre le vendite all'estero sono diminuite per la prima volta da febbraio. Al contrario, l'occupazione è calata per il secondo mese consecutivo e ad un ritmo più elevato.
Domani IHS Markit rilascerà i dati sul PMI manifatturiero europeo e dei diversi Stati membri, inclusa l'Italia.
2. Prezzi italiani in aumento
A maggio l'inflazione italiana si conferma in crescita per il quinto mese consecutivo a perimetro annuo, trainata dai prezzi degli energetici, e tocca livelli che non si vedevano da novembre 2018 quando fu pari a +1,6%.
Secondo i dati provvisori diffusi dall'Istat, nel mese in esame il Nic ha evidenziato una variazione nulla su mese e un rialzo dell'1,3% su anno. Ad aprile l'indice aveva segnato rialzi dello 0,4% a livello mensile e dell'1,1% a perimetro annuo.
3. Ocse più ottimista
In seguito alla campagna di vaccinazione, la crescita italiana sarà maggiore nel 2021 rispetto alle precedenti stime di marzo. Nell'Economic Outlook, l'Organizzazione con sede a Parigi pervede un Pil al +4,5% quest'anno, dal +4,1% visto a marzo, e +4,4% da +4% nel 2022.
Per quanto riguarda i conti pubblici, il rapporto deficit/Pil è previsto a 11,4% nel 2021, per poi calare a 6,4% nel 2022. Il debito è ipotizzato a 159,6% del Pil quest'anno e 157,2% nel 2022.
4. Eurolistini deboli, vola Cattolica
Trading chiuso a Paternoster Square (NYSE:SQ) e Wall Street, e i mercati europei si prendono una pausa dai forti movimenti osservati durante il mese di maggio, con lo Stoxx 50 che cede lo 0,15% ma resta sopra i 4.000 punti.
Il DAX cede lo 0,2% appesantito da Deutsche Bank (DE:DBKGn) dopo che il Wall Street Journal ha riportato che la Federal Reserve ha detto alla banca tedesca di non aver risposto adeguatamente a persistenti lacune nei controlli contro il riciclaggio di denaro.
A Piazza Affari, dove il Mib guadagna lo 0,37%, Cattolica (MI:CASS) vola al 13% dopo che Generali (MI:GASI) ha lanciato un'Opa volontaria da 1,176 miliardi di euro sul gruppo veronese per consolidare la propria posizione nel mercato assicurativo italiano.
Bene anche Atlantia (MI:ATL) nel giorno dell'assemblea degli azionisti che valuterà la proposta di Cdp-Blackstone (NYSE:BX)-Macquarie per Autostrade per l'Italia.
5. Greggio aspetta Opec
Con la riunione dei Paesi produttori prevista per martedì, il Brent avanza del +1% a $69,41 al barile, mentre il greggio WTI segna il +1,06% a $67,02.
L'Opec e gli alleati (Opec+) guarderanno le aspettative di una ripresa della domanda con quelle di un possibile aumento dell'offerta dopo che Iran e gli Stati firmatari dell'accordo sul nucleare del 2015 sono vicini ad un nuovo accordo che potrebbe portare Teheran ad immettere nuovo petrolio sul mercat.
Secondo gli analisti, i Paesi decideranno molto probabilmente di attenersi al piano di graduale superamento delle restrizioni alla produzione.