LONDRA (Reuters) - Le principali banche globali intendono spostare circa 9.000 posti di lavoro dalla Gran Bretagna all'Europa continentale nei prossimi due anni a seguito della Brexit.
È quanto emerge dalle comunicazioni ufficiali e da alcune fonti, con l'esodo del mondo finanziario che comincia a prendere forma.
La scorsa settimana Standard Chartered (LON:STAN) e JPMorgan hanno svelato i piani per le attività europee dopo Brexit, unendosi a un numero crescente di istituti che stanno accelerando l'addio a Londra.
Il Ceo di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein, ha dichiarato in un'intervista che la crescita di Londra come piazza finanziaria potrebbe conoscere una fase di stallo a causa degli stravolgimenti legati alla Brexit.
Goldman, così come Ubs e Citigroup, ha dato indicazioni su come organizzeranno le proprie attività in Europa per assicurarsi l'accesso al mercato unico dell'Unione Europea quando la Gran Bretagna lascerà il blocco.
Deutsche Bank ha dichiarato che circa 4.000 posti di lavoro nel Regno Unito potrebbero essere spostati a Francoforte o in altri paesi Ue per effetto di Brexit.
Due studi condotti separatamente da Oliver Wyman ed Ernst & Young stimano una perdita di posti di lavoro nella finanza a seguito della Brexit in un ampio range tra 4.000 e 232.000 unità.