OraFinanza - Contromossa di UniCredit (BIT:CRDI) alle decisioni del cda di Banco Bpm (BIT:BAMI) arrivate ieri sera sull’Ops lanciata sul capitale di Piazza Meda. La banca milanese ha comunicato questa mattina di aver sottoscritto nuovi strumenti finanziari relativi alle azioni Commerzbank (ETR:CBKG), proseguendo così nel raggiungimento dell’obiettivo prefissato di arrivare a detenere una quota pari al 29,9%. Con questa mossa la posizione complessiva di UniCredit nell’istituto tedesco è pari a circa il 28%, di cui il 9,5% attraverso la partecipazione diretta e circa il 18,5% attraverso strumenti derivati.
Al tempo stesso, Piazza Gae Aulenti ha presentato la documentazione regolamentare necessaria per acquisire una quota di Commerzbank superiore al 10% e fino al 29,9%. Il processo di autorizzazione è ora attivato e le interazioni con le autorità sono in corso, sottolinea l’istituto.
Il prezzo medio di ingresso di UniCredit per l'intera posizione è inferiore alle attuali quotazioni e soddisfa tutti i parametri finanziari che la banca si è impegnata rispettare nei confronti degli azionisti, si legge in una nota, dove viene sottolineato anche che l'esposizione economica di UniCredit è "quasi completamente coperta, dimostrando prudenza nell'approccio e garantendo piena flessibilità e opzionalità".Questa operazione "conferma l'opinione di UniCredit che all'interno di Commerzbank vi sia un valore significativo che deve essere consolidato" e "riflette la fiducia nella Germania, nelle sue imprese e nelle sue comunità, nonché l'importanza di un settore bancario forte nel sostenere lo sviluppo economico del Paese", spiega il management dell’istituto guidato da Andrea Orcel.
A Piazza Affari, intanto, UniCredit apre la seduta intorno la parità (in linea con il FTSE MIB), a 38,20 euro, Banco Bpm (BIT:PMII) cede l’1% nei primi minuti di scambi, scendendo così a 7,872 euro, mentre a Francoforte balza Commerzbank con una crescita superiore al 3% a 15,945 euro.
La posizione rimane al momento solo un investimento e “non ha alcun impatto” sull'offerta pubblica di scambio con Banco BPM, sottolinea la banca nella nota.
L'obiettivo principale del team manageriale di UniCredit rimane la prosecuzione di UniCredit Unlocked e la realizzazione di una crescita e una distribuzione agli azionisti che siano sostenibili. Infatti, è qui che UniCredit continua a credere di poter estrarre il massimo valore per tutti i suoi stakeholder.
La mossa di UniCredit arriva dopo che ieri sera Banco BPM ha richiesto alla Consob l'adozione di provvedimenti a tutela di tutti gli stakeholder della banca e del mercato nonché dell'offerta pubblica promossa sulle azioni di Anima (BIT:ANIM).
Inoltre ieri il consiglio d'amministrazione di Banco Bpm ha respinto nuovamente l’offerta di UniCredit lanciata nelle scorse settimane. Il board ha criticato il prezzo offerto, definendolo “inappropriato”, in quanto, secondo i suoi calcoli basati sui prezzi del 16 dicembre (7,944 euro), implicherebbe uno sconto del 14,2% anziché un premio, nonostante lo stesso Orcel lo avesse definito “undisturbed”.
Il CEO Giuseppe Castagna ha respinto le accuse di underperformance, sottolineando la forte crescita della banca e la triplicazione del valore dell'investimento per gli azionisti negli ultimi tre anni. A questo il manager ha aggiunto i suoi dubbi circa la presenza di UniCredit in mercati incerti come Germania, Est Europa e Russia, chiedendo chiarimenti sui rischi associati.
Infine, mentre si attende l'autorizzazione per l'aumento della partecipazione di Crédit Agricole in Banco Bpm fino al 19,99%, Banco Bpm sta lavorando con i suoi advisor (Lazard, Citi e Legance) per definire le contromosse nel rispetto della passivity rule.
In queste ore è emerso anche che Goldman Sachs (NYSE:GS) ha cambiato nuovamente idea circa la sua strategia nel capitale di UniCredit. Se ad inizio dicembre la partecipazione della banca statunitense era passata da oltre il 6% a poco più dell’1%, da quanto emerge dalle partecipazioni rilevanti della Consob GS è tornata al 5,58% tramite indiretta proprietà potenziale.
L'operazione è datata lo scorso 9 dicembre e, nel dettaglio, lo 0,39% è classificato da Goldman come diritti di voto riferibili ad azioni, lo 0,14% come partecipazione potenziale e, infine, lo 0,35% come altre posizioni lunghe con regolamento fisico e il 4,70% con regolamento in contanti.