Di Senad Karaahmetovic
L’analista di Daiwa Securities Jairam Nathan ha tagliato il prezzo target su Tesla (NASDAQ:TSLA) da 1.150,00 dollari a 800,00 dollari ad azione, per rispecchiare i lockdown a Shanghai e i problemi di approvvigionamento che pesano sull’aumento della produzione nelle fabbriche di Austin e Berlino.
Il prezzo target più basso riflette anche le minori consegne 2022 di 1,2 milioni di veicoli elettrici (EV), in calo dalla stima precedente di 1,4 milioni. L’analista prevede che Tesla abbia perso oltre 100.000 unità a Shanghai ed altre 80.000 ad Austin/Berlino.
Di conseguenza, la situazione di Shanghai è “destinata ad avere un impatto significativo su margini ed utili”, scrive Nathan in una nota ai clienti.
Inoltre, Nathan dice che il prezzo target più basso rispecchia “i timori a) che Tesla raggiunga l’obiettivo di crescita del volume del 50% nel 2022; e b) di un eventuale impatto negativo dalla proposta di acquisizione di Elon Musk di Twitter (NYSE:TWTR), sulla gestione di Tesla o sul titolo TSLA nel caso di un potenziale disinvestimento”.
Comunque, Nathan resta rialzista su Tesla.
“I lockdown in Cina non hanno ridotto la domanda di EV, come dimostra l’incremento annuo del 34% delle vendite di veicoli elettrici a batteria ad aprile. Le vendite complessive di autovetture sono scese del 35% su base annua. Le maggiori vendite di veicoli elettrici a batteria si hanno nonostante il contributo trascurabile di Tesla nel periodo. La penetrazione di veicoli elettrici a batteria ad aprile si è attestata al 22%, rispetto al 17% di febbraio. In Europa, i veicoli elettrici ad energia alternativa, compresi quelli a batteria (BEV), ibridi plug-in (PHEV) ed ibridi (HEV), hanno rappresentato il 50% delle vendite nel Q1 2022, con i BEV responsabili del 10% delle vendite. I grafici 1 e 2 mostrano una crescita della penetrazione EV in entrambe le regioni”, conclude l’analista.