Di Senad Karaahmetovic
Gli analisti di Citi hanno tagliato le stime sui titoli dei semiconduttori dopo che l’ultima serie di controlli ha indicato che i ritardi e le cancellazioni, di cui Analog Devices (NASDAQ:ADI) aveva avvertito a luglio, stanno ora colpendo il resto del settore.
Il ribasso è dovuto principalmente all’indebolimento della domanda in Europa e all’eccesso di scorte. Di conseguenza, secondo gli analisti, sia NXP Semiconductors (NASDAQ:NXPI) che Texas Instruments (NASDAQ:TXN) registreranno una debolezza nelle prenotazioni.
“Ribadiamo la nostra convinzione che questo è solo l’inizio della crisi e che ogni azienda/ogni mercato finale ne risentirà. Ci aspettiamo che Microchip sia l’ultima a risentirne, considerati i tempi di consegna più lunghi. Continuiamo a preferire ADI data la sua natura difensiva”, si legge in una nota ai clienti.
Per NXPI, TXN e Microchip (NASDAQ:MCHP) Citi ha tagliato le stime sugli utili per riflettere il calo dei tempi di consegna.
Gli analisti hanno inoltre ribadito la loro posizione bearish sul settore dei semiconduttori in generale e ritengono che l’indice SOX (PHLX Semiconductor Sector index), di riferimento per il settore dei chip, toccherà di nuovo i minimi con “la flessione che prende slancio e le stime che vengono tagliate”.
Si aspettano che i titoli chip toccheranno il bottom nella prima metà del 2023, il che dovrebbe avvenire dopo che “tutte le società avranno tagliato le stime in modo aggressivo, la resa avrà portato i titoli ad essere scambiati con valutazioni vicine al minimo sulle nuove stime e i tagli agli investimenti saranno stati effettuati nei segmenti memoria, logica e foundry”.
L’EPS 2023 di Citi è ora del 20% inferiore alle attese dopo gli ultimi tagli alle stime. Tra l’altro, gli analisti ritengono che Micron (NASDAQ:MU) continui a fungere da principale indicatore della flessione del settore.