Maggio 2020 era da comprare e non da vendere. Il Toro ha ripreso il comando a Wall Street, mentre Main Street sembra prepararsi a un terzo trimestre di forte rimbalzo, che potrebbe favorire Trump a novembre
Un mese fa Financialounge.com aveva segnalato che forse era il caso di sostituire il tradizionale ‘Sell’ di maggio con un bel ‘’Buy’, nonostante la schiera di guru che prevedeva una ‘W’ del mercato azionario americano con il ritorno ai minimi di marzo, se non sotto. Wall Street si affaccia ora su giugno con nel carniere un rialzo dell’indice S&P 500 del 4,5% messo a segno proprio nel mese in cui avrebbe dovuto scendere. Il Dow Jones ha seguito con un +4,2% mentre Russell 2000 e Nasdaq hanno portato a casa rispettivamente il 6,9% e il 6,7%. Dall’inizio del rally partito il 23 marzo, lo S&P 500 ha recuperate 700 punti, o il 31%, risalendo quasi per intero la caduta del 35% in sole 21 sedute causata dall’impatto del virus e dal conseguente blocco dell’economia. Ma la notizia è un’altra. Fino a qualche settimana fa Wall Street disegnava una netta ‘V’ mentre Main Street era ferma su una figura a ‘U’, vale a dire andamento piatto dopo la caduta per prepararsi a risalire solo verso fine 2020. Ora anche l’economia reale americana si sta preparando a una risalita ripida quanto la discesa.
SEGNI SEMPRE PIÙ NUMEROSI DI UN RAPIDO RIMBALZO
Ancora mancano i dati ufficiali di PIL e occupazione, ma i segni di un rapido rimbalzo sono sempre più numerosi. A maggio la fiducia dei consumatori USA ha tenuto sopra i minimi di 6 anni toccati ad aprile con l’indice a 86,6 da 85,7, più vicino ai massimi di ottobre 2018 di 137,9 che ai minimi di 25,3 di febbraio 2009, al culmine della Grande Crisi. Ad aprile i redditi personali degli americani sono aumentati del 10,5% grazie ai sussidi governativi, anche se la maggior disponibilità non si è ancora tradotta in consumi. Intanto gli indici manifatturieri delle Fed di Dallas e di Richmond sono rimbalzati nettamente a maggio su aprile, mentre le richieste di sussidi di disoccupazione rallentano, con la media mobile a 4 settimane scesa a 2,6 milioni da 3 milioni. E le vendite di nuove abitazioni sempre a aprile hanno battuto nettamente le attese con un rialzo a sorpresa, anche se contenuto a +0,6%, mentre le stime sui prezzi immobiliari puntano a un +4% a consuntivo del 2020...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge
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