Di Yasin Ebrahim
Investing.com – L’indice S&P 500 ha chiuso in calo gli scambi di giovedì, i titoli tech sono di nuovo in rosso dopo che il Presidente della Fed Jerome Powell ha lasciato intendere che un aumento di 50 punti base al vertice di maggio è possibile.
L’indice Dow Jones Industrial Average è sceso dell’1% o di 368 punti, l’S&P 500 è sceso dell’1,5%, il Nasdaq è sceso del 2%.
“Direi che un aumento di 50 punti base è da considerare per il vertice di maggio”, ha dichiarato Powell nel corso dell’evento tenuto ieri dal FMI.
I rendimenti dei titoli del Tesoro USA non hanno tardato a rispondere, con il rendimento dei decennali vicino al 3%, e questo ha pesato su alcuni settore del mercato, tra cui i titoli tech.
Meta ha segnato il maggiore calo tra i big tech, con un -6%, in calo anche la controllante di Google Alphabeth (NASDAQ:GOOGL), Amazon (NASDAQ:AMZN), Microsoft (NASDAQ:MSFT) ed Apple (NASDAQ:AAPL).
Netflix (NASDAQ:NFLX), che mercoledì ha registrato il maggiore calo giornaliero dal 2004, è sceso più del 3%. L’investitore Bill Ackman, che aveva acquistato al ribasso azioni Netflix a gennaio, ha dichiarato che il suo hedge fund Pershing Square (NYSE:SQ) è uscito dalla posizione.
Tesla (NASDAQ:TSLA) è stata l’eccezione al selloff generale, dopo che il produttore di auto elettriche ha riportato degli utili trimestrali che superano le stime degli analisti, nonostante i problemi delle catene di approvvigionamento e l’aumento dei costi.
Bene anche i titoli delle compagnie aeree, dopo i risultati trimestrali migliori del previsto da United Airlines (NASDAQ:UAL) e American Airlines (NASDAQ:AAL).
In calo invece gli energetici: performance negative per Baker Hughes (NASDAQ:BKR), APA (NASDAQ:APA) e Devon Energy Corporation (NYSE:DVN).