Di Mauro Speranza
Investing.com – E' da molti considerato un maestro da seguire, un oracolo, ma comunque è sicuramente uno dei più grandi investitori di sempre. Ovviamente stiamo parlando di Warren Buffett, il Ceo di Berkshire Hathaway (NYSE:BRKa), famoso per la sua costante ricerca di aziende con vantaggi competitivi sostenibili da tenere per lunghi periodi.
Dal 1965 il tasso di rendimento annuo composto di Berkshire si è mantenuto al 20,3%, più del doppio di quello dello S&P 500, dividendi compresi. I suoi investimenti hanno visto un ritorno del 2.744,62% mentre quello dell'indice americano è fermo al 19,784%.
Tra gli storici investimenti di Buffett resta quello della compagnia di assicurazioni auto GEICO, completato nel 1996 a 2,35 miliardi di dollari, che oggi varrebbe dai 37 ai 52 miliardi di dollari secondo le stime di Billy Duberstein, Financial advisor, Portfolio manager di Stone Oak Capital Opportunity Fund. Dopo il gran colpo, Warren Buffett ha effettuato circa 60 acquisizioni in 50 anni come CEO di Berkshire Hathaway.
Oggi parliamo di due titoli di aziende che sono detenute dalla società di Buffett, “ancora in grado di creare valore dopo le forti vendite registrate sui listini negli ultimi mesi”, secondo quanto spiegano gli esperti di Morningstar.
Coca-Cola
Berkshire Hathaway detiene il 9% del capitale sociale dello gigante delle bibite gassate occupa la quinta posizione della classifica dei 10 marchi più famosi al mondo dopo Apple (NASDAQ:AAPL), Google (NASDAQ:GOOGL), Amazon (NASDAQ:AMZN) e Microsoft (NASDAQ:MSFT), prima società non tecnologica della lista, seguita da Samsung (KS:005930), Toyota (T:7203), Mercedes, McDonald’s (NYSE:MCD) e Walt Disney (NYSE:DIS).
Proprio la forza del marchio Coca-Cola (NYSE:KO), unito a ad un “vantaggio di costo rispetto ai competitor”, spingono gli analisti di Morningstar a stimare un fair value pari a 54 dollari, “oltre il 15% più alto rispetto alle attuali quotazioni di mercato (report aggiornato al 21 aprile 2020)”.
“Nonostante i numeri del primo trimestre abbiano superato le attese degli analisti, il management ha preferito non fare delle previsioni per fine anno limitandosi a dire che le previsioni per il secondo periodo sono molto negative”, spiega Nicholas Johnson analista di Morningstar.
“Tuttavia”, prosegue Johnson, “crediamo che la qualità del modello di business e la solidità del bilancio siano le principali armi di difesa dell’azienda in una fase di grande incertezza come quella attuale”.
“Nel lungo termine siamo convinti che Coca-Cola sarà in grado di mantenere la sua posizione di vantaggio all’interno del settore e di crescere a un ritmo del 4% nei prossimi quattro anni grazie all’importante contribuito dei mercati emergenti e del segmento delle bevande non gasate”, prevede l'esperto.
American Express
Altro storico marchio statunitense con capitale società in parte detenuto da Buffett (18%), con sede a New York, American Express (NYSE:AXP) può contare sulla forte fidelizzazione del segmento business, composto prevalentemente da soggetti con un'alta capacità di spesa.
Fidelizzazione che spinge gli analisti di Morningstar ad essere fiduciosi sulla redditività di lungo periodo, tanto da inserirla nella lista delle migliori idee di investimento di Morningstar nel settore finanza e nel paniere dell’indice Morningstar Wide Moat Focus.
“A nostro avviso il solido modello di business e il tasso di sconto del 30% al quale viene scambiato il titolo rappresentano un importante margine di sicurezza in questa fase di grande incertezza sul futuro andamento dell’economia mondiale”, spiega Colin Plunkett, analista azionario di Morningstar.
“Anche American Express, come la maggior parte delle aziende, avrà delle grandi difficoltà quest’anno a causa del coronavirus, ma ci aspettiamo un rimbalzo significativo dei suoi conti quando i consumatori riprenderanno a spendere”, prevedere l'esperot.
“Nel lungo periodo, invece, il successo dell’azienda dipenderà dalla sua capacità di adattarsi all’evoluzione tecnologica nell’industria dei pagamenti e di attirare la nuova generazione dei Millennial, sui quali il suo marchio potrebbe non esercitare lo stesso fascino che ha sui loro genitori”, (report aggiornato al 6 maggio 2020), conclude Plunkett.