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Il dollaro sale nonostante i dati USA deludenti

Pubblicato 19.05.2016, 14:38
Il dollaro guadagna terreno, le speranze di un aumento dei tassi USA fanno passare in secondo piano i dati deludenti
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Investing.com - Il dollaro sale contro le altre principali valute questo giovedì, nonostante la pubblicazione dei dati statunitensi deludenti dal momento che le speranze di un aumento dei tassi USA a giugno da parte della Federal Reserve continuano a supportare il biglietto verde.

Il cambio EUR/USD scende dello 0,17% a 1,1195, il minimo dal 29 marzo.

Il Dipartimento per il Lavoro USA ha reso noto che il numero delle nuove richieste di disoccupazione nella settimana terminata il 14 maggio è sceso di 16.000 unità a 278.000 dal totale rivisto della settimana precedente di 294.000 unità. Gli analisti avevano previsto un calo di 19.000 unità a 275.000 la scorsa settimana.

Intanto, la Federal Reserve Bank di Philadelphia ha dichiarato che l’indice manifatturiero è sceso a -1,8 questo mese da -1,6 di aprile. Gli analisti avevano previsto che l’indice salisse a 3,5 a maggio.

Il dollaro resta supportato tuttavia dai verbali del vertice di aprile della Fed da cui è emerso che secondo i funzionari un aumento dei tassi a giugno sarebbe appropriato se i dati economici dovessero indicare un miglioramento della crescita nel secondo trimestre, nonché un consolidamento dell’occupazione e dell’inflazione.

Il cambio USD/JPY scende dello 0,23% a 109,97.

Il dollaro è stabile contro la sterlina, con la coppia GBP/USD a 1,4607, ed è in salita contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF su dello 0,30% a 0,9908.

La sterlina si è rafforzata quando l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che le vendite al dettaglio sono aumentate dell’1,3% ad aprile, molto più dello 0,5% previsto.

Il dato di marzo è stato rivisto ad un calo dello 0,5%, meno dell’1,3% stimato inizialmente.

Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,54% a 0,7190 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,16% a 0,6729.

L’aussie è sceso al minimo di due mesi dopo che l’Ufficio Nazionale di Statistica australiano ha riportato che il numero degli occupati è salito di 10.800 unità ad aprile, meno delle 12.500 unità previste.

Il tasso di disoccupazione in Australia è rimasto invariato al 5,7% ad aprile, contro le aspettative di un aumento al 5,8%.

Intanto, il cambio USD/CAD sale dello 0,74% a 1,3130 dopo che Statistics Canada ha dichiarato che le vendite all’ingrosso sono crollate dell’1,0% a marzo, rispetto al calo dello 0,5% previsto.

Le vendite all’ingrosso hanno visto un crollo del 2,3% a febbraio, dato rivisto da una stima precedente pari al 2,2%.

Sul loonie ha pesato inoltre il forte calo del prezzo del greggio in seguito ai dati di ieri che hanno mostrato un improvviso aumento delle scorte statunitensi la scorsa settimana.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,21% a 95,40, il massimo dal 29 marzo.

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