Investing.com – Il titolo Eni (BIT:ENI) è in rialzo sul FTSE MIB oggi (+3,08% alle 9.15) dopo che il colosso energetico ha pubblicato i conti del secondo trimestre del 2024. Tra aprile e giugno il gruppo guidato dall’ad Claudio Descalzi ha registrato un utile operativo proforma adjusted di 4,1 miliardi (-3% anno su anno) e un utile netto adjusted di 1,5 miliardi, in calo del 21% rispetto allo stesso periodo 2023 ma oltre le stime degli analisti.
Contemporaneamente, il flusso di cassa adjusted è stato di 3,9 miliardi. Quello dell’intero semestre ha raggiunto così i 7,8 miliardi, coprendo i fabbisogni per investimenti di 4,1 miliardi. Il flusso di cassa organico “FCF” di 3,7 miliardi, invece, ha consentito di coprire la remunerazione degli Azionisti pari a 2 miliardi di euro.
Da evidenziare come il leverage sia tornato su di un andamento discendente a 0,22 al 30 giugno 2024.
Per quanto riguarda l’outlook 2024, in base ai risultati consolidati confermati del primo trimestre, Eni ha rivisto al rialzo la previsione di Ebit proforma adjusted a circa 15 miliardi di euro. Il flusso di cassa adjusted è atteso a oltre 14 miliardi.
“In parallelo alla crescita industriale, stiamo compiendo progressi superiori alle aspettative nelle attività di gestione del portafoglio in termini sia di tempi di esecuzione sia di valore generato”, ha commentato l’ad Claudio Descalzi.
“Stiamo migliorando la qualità del portafoglio Upstream, con il recente annuncio della dismissione di attività petrolifere non strategiche in Alaska e il completamento in corso della vendita delle attività onshore in Nigeria, mentre abbiamo definito un accordo per l’aggregazione aziendale tra Ithaca Energy (LON:ITH) e in nostri asset in UK. Enilive ha annunciato un accordo di esclusiva con il fondo KKR per un ingresso di capitale privato che, in modo simile all’operazione finalizzata nel primo trimestre relativa a Plenitude, concorra a finanziare la crescita e confermi il valore che stiamo creando nei nostri business legati alla transizione”, ha aggiunto l’ad.
“Nonostante il contributo del portafoglio sia stato relativamente contenuto nel secondo trimestre, il debito netto è diminuito e, con i disinvestimenti che stanno progredendo, prevediamo un leverage significativamente inferiore a 0,2 a fine anno, meglio delle nostre aspettative iniziali. Questo a sua volta ci consentirà di accelerare il piano di riacquisto di azioni proprie da €1,6 mld a conferma della nostra capacità di realizzare sia gli obiettivi di crescita del business, sia quelli di remunerazione degli azionisti”, ha conluso Descalzi.
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