ROMA/BRUXELLES (Reuters) - Matteo Renzi dice che non si farà dettare l'agenda fiscale da Bruxelles e ribadisce l'intenzione di eliminare la Tasi sulla prima casa dal prossimo anno.
"Il 16 dicembre gli italiani pagheranno la seconda rata della Tasi: quello è il funerale delle tasse sulla casa", ha detto il presidente del Consiglio intervenendo ad una trasmissione radiofonica in onda su Rtl 102,5.
L'Europa è dell'idea che l'Italia debba spostare il carico fiscale dal reddito da lavoro e d'impresa verso patrimonio, consumi ed emissioni inquinanti.
Renzi invece rivendica l'autonomia dell'Italia: "Quando c'è da parlare di immigrazione quelli di Bruxelles sono tutti in ferie, quando si parla di tasse si svegliano tutti insieme. Le tasse le abbassiamo da soli, non ce lo facciamo dire dall'Unione Europea cosa tagliare o no".
Lo scorso giugno, al termine del semestre europeo, l'Ecofin ha riconosciuto i "passi in avanti significativi per alleggerire l'onere fiscale sul lavoro, che resta però alto", rinnovando l'appello a procedere con la riforma del catasto, "nell'ambito della quale si rende particolarmente necessaria una revisione dei valori catastali obsoleti".
Oggi, dopo l'intervento di Renzi, la portavoce della Commissione Annika Breidthardt ha rinviato qualsiasi valutazione a dopo che l'esecutivo avrà presentato la legge di Stabilità, il prossimo ottobre.
"Siamo consapevole degli annunci, ma non abbiamo altre
informazioni", ha detto la portavoce.
La manovra del prossimo anno ha un valore di 25-30 miliardi, che Renzi vuole finanziare in parte a deficit ottenendo dall'Europa nuovi margini di flessibilità in bilancio.
L'Italia ha già ottenuto di limitare nel 2016 a 0,1 punti da almeno 0,5 la correzione del saldo strutturale, calcolato al netto del ciclo e delle una tantum.