(Reuters) - Nuovi negoziati con l'Unione Europea potrebbero costituire un'alternativa all'imposizione di tariffe sulle importazioni di auto europee il mese prossimo, secondo quanto ha lasciato intendere il segretario al Commercio Usa Wilbur Ross in un'intervista al Financial Times.
Il capo della casa Bianca Donald Trump ha annunciato che alcuni veicoli e componenti auto importati costituiscono una minaccia alla sicurezza nazionale, ma ha posticipato a novembre la decisione sui dazi per concedere più tempo alle trattative con Bruxelles.
"Una (opzione) sarebbe quella di dire, 'Non ho intenzione di fare nulla', la seconda sarebbe quella di imporre tariffe su alcuni o tutti (i Paesi) ... La terza potrebbe essere una qualche altra forma di negoziazione", spiega Ross, descrivendo le opzioni contemplate da Trump.
Venerdì scorso gli Stati Uniti hanno iniziato a imporre tariffe su merci importate dalla Ue per un valore di 7,5 miliardi annui, che vanno dal whisky britannico al vino francese alle olive spagnole e ai formaggi provenienti da tutto il blocco, tra cui il Parmigiano Reggiano italiano.
Ross ha respinto le critiche al provvedimento, sostenendo che le tariffe non sono state imposte unilateralmente e che la misura è stata adottata con il "pieno sostegno" dell'Organizzazione mondiale del commercio.
Commentando i colloqui commerciali con la Cina, Ross ha detto che Pechino sta "in buona fede" dando un seguito alle garanzie fornite a ottobre per portare avanti ingenti acquisti di prodotti agricoli statunitensi.
Mentre si avvicina la scadenza della licenza generale dell'amministrazione Trump che consente alle aziende Usa la vendita al colosso delle telecomunicazioni Huawei Technologies, fissata per novembre, Ross ha rivelato che non si tratta di un termine perentorio e che potrebbe essere modificato.
"Le scadenze sono sotto il nostro controllo, possiamo accorciarle, allungarle, possiamo fare qualunque cosa - a questo punto vengono trattate separatamente e indipendentemente dai colloqui commerciali", ha aggiunto.