LONDRA (Reuters) - Il dollaro si avvia verso il maggior calo settimanale degli ultimi cinque mesi, con la prospettiva di un taglio dei tassi da parte di Federal Reserve e la linea dura delle banche centrali europea e britannica sulla politica monetaria che alimentano i guadagni settimanali di euro e sterlina.
In una settimana ricca di eventi sul piano delle banche centrali gli operatori trovano maggiore chiarezza sui tempi di un probabile taglio dei tassi d'interesse, dopo che il presidente Fed Jerome Powell ha detto che l'inasprimento della politica monetaria Usa è probabilmente terminato e una discussione sui tagli è "in vista".
La divergenza tra gli Stati Uniti e le altre banche centrali penalizza l'indice del dollaro, che si avvia a un calo di quasi 2% in settimana - peggiore performance da metà luglio - sui minimi degli ultimi quattro mesi. Intorno alle 10,30 scambia in ribasso dello 0,09% a 102,05.
Ieri la Banca centrale europea e Banca d'Inghilterra hanno preso una strada diversa dalla Fed, respingendo le scommesse di un imminente taglio dei tassi d'interesse e insistendo sulla lotta all'inflazione.
Le letture preliminari dell'attività economica in Francia e Germania mostrano un rallentamento inaspettato in dicembre, spingendo l'euro/dollaro ai minimi di seduta, seppure in rialzo di circa 2% su base settimanale.
La sterlina cede lo 0,05% a 1,2763 dollari, dopo un balzo di 1,1% sui massimi da quattro mesi nella seduta di ieri grazie ai toni 'hawkish' della banca centrale britannica.
Lo yen guadagna lo 0,1% a 141,64 su dollaro, dopo essere salito dello 0,7% ai massimi di quattro mesi e mezzo nella seduta di ieri.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Alessia Pé)