LONDRA (Reuters) - Il dollaro rimane stabile e recupera parte delle perdite derivate dalle scommesse sul taglio dei tassi di Federal Reserve quest'anno, mentre lo yen cala per la terza seduta consecutiva, con gli investitori che rimangono attenti al rischio di un intervento sul mercato valutario da parte di Tokyo.
In Europa, la corona svedese è sotto pressione dopo che la banca centrale ha tagliato i tassi e ha detto di aspettarsi altri due tagli quest'anno, mentre la sterlina resta in territorio negativo in vista della riunione di domani di Bank of England.
Lo yen rimane in primo piano per gli operatori valutari, indebolendosi per il terzo giorno e spingendo le autorità nipponiche a un nuovo avvertimento sull'impatto della debolezza della valuta sull'economia.
Il dollaro sale di 0,5% contro lo yen a quota 155,46, allontanandosi dal minimo della scorsa settimana di 151,86 yen, toccato in seguito a un possibile intervento sul mercato di Banca del Giappone.
L'attenzione degli investitori è comunque rivolta al ritmo e alla tempistica dei tagli dei tassi Fed, che probabilmente guideranno l'andamento del mercato valutario. I dati della scorsa settimana sul mercato del lavoro più deboli del previsto, insieme a un orientamento altalenante della banca centrale Usa consolidano le attese di un probabile taglio dei tassi entro fine anno.
L'indice del dollaro sale di 0,16% a 105,58, risalendo dal minimo della scorsa settimana.
Nel frattempo, le banche centrali europee hanno iniziato a tagliare i tassi. La banca centrale svizzera ha tagliato in marzo, prima della mossa di oggi della Riksbank svedese.
La Banca centrale europea ha segnalato l'intenzione di tagliare a giugno, se i dati andranno nella giusta direzione, e Banca d'Inghilterra sta gradualmente spianando la strada a un primo taglio.
L'euro perde lo 0,1% a 1,0744 dollari, ma guadagna lo 0,4% contro la corona svedese, a 11,734 corone.
La sterlina perde lo 0,3% a 1,2475 dollari.
Tra le criptovalute, il bitcoin perde l'1% a 62.348,00 dollari, registrando la quarta perdita giornaliera consecutiva, la più lunga serie di ribassi quotidiani da inizio anno. L'ether cede l'1,7% a poco meno di 3.000 dollari.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Alessia Pé)