LONDRA (Reuters) - Il dollaro scivola ai minimi di oltre due mesi, estendendo la tendenza al ribasso della scorsa settimana, con i trader che rafforzano la convinzione che i tassi statunitensi abbiano raggiunto il loro picco, in attesa dell'inizio dei tagli da parte della Federal Reserve.
L'indice del dollaro ha toccato 103,46, estendendo il calo di quasi il 2% visto la scorsa settimana, il maggiore da luglio.
In contrasto con l'indebolimento del biglietto verde, l'euro ha toccato il massimo da agosto a 1,0937 dollari, mentre lo yen è salito fino a 148,63 per dollaro, ai massimi da cinque settimane e mezzo.
I mercati escludono il rischio di ulteriori aumenti dei tassi da parte della Fed dopo una serie di indicatori economici statunitensi più deboli del previsto la scorsa settimana, in particolare dopo una lettura dell'inflazione inferiore alle stime.
I verbali dell'ultima riunione della Fed, attesi domani, potrebbero offrire qualche indicazione sul pensiero dei banchieri centrali, che hanno mantenuto i tassi invariati per la seconda volta questo mese.
La sterlina avanza dello 0,2% a 1,2492 dollari, vicina ai massimi di due mesi, mentre l'euro scambia a 1,0934 dollari in attesa dei dati Pmi flash della zona euro previsti per questa settimana e dopo che l'agenzia Moody's ha inaspettatamente migliorato l'outlook del rating sovrano dell'Italia a stabile da negativo, e ha migliorato il rating del Portogallo di due tacche a 'A3'.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Antonella Cinelli)