Investing.com - Vira in negativo il Ftse Mib che dopo uno sprint iniziale, a metà mattinata cede lo 0,58%, con gli altri indici europei che restano deboli. Il Dax perde lo 0,22%, il Cac 40 poco sotto la parità mentre il Ftse 100 resiste a +0,12%.
Debole il settore bancario con il relativo Indice FTSE Italia All Share Banks che cede l’1,74%, trascinato da Unicredit (MI:CRDI), a picco a -4%, Banca Carige (MI:CRGI) che cede oltre il 2%, Ubi Banca (MI:UBI), Intesa Sanpaolo (MI:ISP), Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI), in flessione dell’1.
Oggi la Commissione europea ha tagliato le previsioni di crescita dell’Italia per quest’anno all’1,1%, mentre quelle prevedenti arrivavano al +1,3%. Inoltre, tali previsioni risultano inferiori a quelle del Governo italiano, il quale prevedeva un Pil a +1,5%.
In crescita, però, quelle per il 2019, quando il nostro paese potrebbe crescere dell’1,2%, mentre nel 2020 il Pil dovrebbe arrivare al +1,3%.
Inoltre, la commissione ha previsto nel 2019 il rapporto deficit/Pil dell’italia crescere al 2,29%, ben oltre il 2,4% ipotizzato dal governo italiano.
In salita anche lo spread che torna a salire e supera quota 295 punti. La Banca centrale europea ha diffuso il periodico bollettino economico, nel quale l’istituto fa notare come il rendimento Btp/Bund sia quello che ha visto un maggiore aumento all’interno dell’area euro nel corso di settembre e ottobre.