Di Senad Karaahmetovic
I gestori di fondi sono ancora molto cauti sulla crescita globale, anche se l’ultimo sondaggio Global Fund Manager Survey (GFS) di Bank of America (NYSE:BAC) indica un timido segnale di calo delle aspettative di crescita globale.
Il 69% degli investitori del sondaggio prevede un’economia più debole, in calo rispetto al 73% di novembre. Inoltre, il 68% ritiene probabile una recessione, in miglioramento rispetto al 77% di novembre.
L’ottimismo è alimentato soprattutto dalla riapertura della Cina, con tre gestori di fondi intervistati su quattro che si aspettano una economia cinese forte il prossimo anno, in netto contrasto rispetto a novembre. Al netto, il 74% prevede che la Cina riaprirà completamente entro la fine del 2023.
Tuttavia, gli investitori sono sempre più preoccupati per le prospettive degli utili, con il 91% che prevede un indebolimento degli utili, rispetto all’86% di novembre. Il 90% dei gestori di fondi intervistati prevede ora un calo dell’inflazione globale nei prossimi 12 mesi.
Per quanto riguarda le classi di asset, la maggior parte prevede che le obbligazioni saranno l’asset con la performance migliore nel 2023. La posizione è la più overweight sulle obbligazioni rispetto alle azioni dall’aprile 2009.
“Secondo noi, il “pain trade” di gennaio/febbraio è positivo per i rendimenti dei bond e gli asset di rischio”, affermano in una nota gli esperti di strategie degli investimenti di Bank of America.
“Se non ci sarà un crollo di PIL/EPS nel Q1 ‘23... long su azioni, REITS, beni di consumo, industriali; se ci sarà grande riapertura in Cina = inflazione/fondi Fed più alti e più a lungo... short su bond”.
Per quanto riguarda i settori, gli investitori del FMS sono i più overweight sul settore sanitario rispetto a quello dei consumi discrezionali dal marzo 2006.