Investing.com – Il dollaro USA è in salita contro le principali controparti negli scambi di questo venerdì; nonostante i dati positivi cinesi, il problema del debito statunitense continua a pesare sulle richieste di investimenti più rischiosi.
Nella tarda mattinata degli scambi europei, il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,16% a 1,3345.
Il sentimento resta sotto pressione, sotto il peso dell’incertezza sugli sviluppi relativi al tetto del debito statunitense, dopo che il Presidente Barack Obama ha chiesto ai Repubblicani di approvare l’aumento del tetto massimo senza chiedere in cambio alcuna concessione politica.
Ieri Christine Lagarde, a capo del Fondo Monetario Internazionale, ha avvisato che la lotta sull’aumento del debito statunitense potrebbe avere degli effetti “catastrofici” sull’economia globale, se non sarà risolta in tempo.
Il biglietto verde è in salita anche contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,39% a 1,5935.
I dati ufficiali hanno mostrato che le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono scese dello 0,1% a dicembre, disattendendo le aspettative di un aumento dello 0,2%, dopo una lettura invariata nel mese precedente.
Intanto il Primo Ministro David Cameron ha rimandato l’atteso discorso sul futuro del rapporto tra Regno Unito e UE per via del problema ostaggi in Algeria.
Il biglietto verde è stabile contro lo yen, con USD/JPY in calo dello 0,01% a 88,87, ed è in salita contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,26% to 0,9350.
Lo yen è rimasto sotto forte pressione nelle crescenti aspettative di un allentamento monetario più aggressivo da parte della Banca del Giappone.
Il biglietto verde è in salita contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,39% a 0,9895, AUD/USD in calo dello 0,43% a 1,0502 e NZD/USD in calo dello 0,14% a 0,8350.
Le valute legate all’export hanno trovato un certo supporto stamane, in seguito ai dati ufficiali che hanno mostrato che il prodotto interno lordo in Cina è salito al 7,9% per il quarto trimestre rispetto all’anno precedente, contro le aspettative di un aumento del 7,8%, dopo un aumento del 7,4% nel trimestre precedente.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,23% a 79,91.
Nel corso della giornata, gli USA rilasceranno il’indice preliminare dell’Università del Michigan sul sentimento dei consumatori.
Nella tarda mattinata degli scambi europei, il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,16% a 1,3345.
Il sentimento resta sotto pressione, sotto il peso dell’incertezza sugli sviluppi relativi al tetto del debito statunitense, dopo che il Presidente Barack Obama ha chiesto ai Repubblicani di approvare l’aumento del tetto massimo senza chiedere in cambio alcuna concessione politica.
Ieri Christine Lagarde, a capo del Fondo Monetario Internazionale, ha avvisato che la lotta sull’aumento del debito statunitense potrebbe avere degli effetti “catastrofici” sull’economia globale, se non sarà risolta in tempo.
Il biglietto verde è in salita anche contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,39% a 1,5935.
I dati ufficiali hanno mostrato che le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono scese dello 0,1% a dicembre, disattendendo le aspettative di un aumento dello 0,2%, dopo una lettura invariata nel mese precedente.
Intanto il Primo Ministro David Cameron ha rimandato l’atteso discorso sul futuro del rapporto tra Regno Unito e UE per via del problema ostaggi in Algeria.
Il biglietto verde è stabile contro lo yen, con USD/JPY in calo dello 0,01% a 88,87, ed è in salita contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,26% to 0,9350.
Lo yen è rimasto sotto forte pressione nelle crescenti aspettative di un allentamento monetario più aggressivo da parte della Banca del Giappone.
Il biglietto verde è in salita contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,39% a 0,9895, AUD/USD in calo dello 0,43% a 1,0502 e NZD/USD in calo dello 0,14% a 0,8350.
Le valute legate all’export hanno trovato un certo supporto stamane, in seguito ai dati ufficiali che hanno mostrato che il prodotto interno lordo in Cina è salito al 7,9% per il quarto trimestre rispetto all’anno precedente, contro le aspettative di un aumento del 7,8%, dopo un aumento del 7,4% nel trimestre precedente.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,23% a 79,91.
Nel corso della giornata, gli USA rilasceranno il’indice preliminare dell’Università del Michigan sul sentimento dei consumatori.