Di Mauro Speranza
Investing.com – Prosegue la stagione delle trimestrali a Wall Street con le principali banche statunitensi ancora protagoniste. Dopo i risultati comunicati ieri, infatti, oggi era il turno di Goldman Sachs.
La banca ha comunicato un secondo trimestre 2020 caratterizzato da un forte aumento dei ricavi netti, pari al 41%, arrivando così a 13,30 miliardi di dollari. In linea con il dato precedente quello relativo all'utile netto, fermo a 2,42 miliari di dollari, mentre aumenta del 2% il risultato di competenza degli azionisti, salito a 2,247 miliardi di dollari.
Cresce anche l'utile per azione, salito a 6,26 dollari rispetto ai 5,81 dollari dello stesso periodo del 2019 e superiore alle attese degli analisti, ferme a 3,78 dollari.
Positivo, inoltre, il fatturato dell'investment banking, in crescita del 36% a 2,66 miliardi, oltre che quello della divisione 'global markets' schizzato del 93% a 7,18 miliardi.
La diffusione dei dati da parte della banca ha dato una spinta al titolo Goldman Sachs (NYSE:GS), con una crescita del prezzo delle sue azioni che è arrivato a crescere del 4% nel pre-market USA.
Gli accantonamenti da coronavirus
I risultati trimestrali sono stati condizionati “dagli accantonamenti per contenziosi o procedimenti regolatori in corso per 945 milioni di dollari che hanno portato gli accantonamenti netti a 1,13 miliardi di dollari”, spiegava la banca.
Proprio le riserve continua a essere protagoniste di questa stagione delle trimestrali a Wall Street, in quanto il secondo trimestre dell'anno è considerato un possibile picco per il loro incremento a causa del lockdown da coronavirus.
Inoltre, il perdurare del contagio negli Usa solleva nuovi interrogativi, in quanto “esiste ancora molta incertezza sul futuro cammino dell'economia”, ha commentato il chief executive di JP Morgan (NYSE:JPM) Jamie Dimon.