MILANO (Reuters) - Ubi (MI:UBI) ha raggiunto l'accordo con i sindacati sugli esuberi previsti con l'incorporazione delle tre bridge bank, Banca Marche, Banca Etruria e CariChieti.
Lo hanno annunciato i sindacati e lo ha confermato in serata la stessa banca.
Un comunicato della Fabi spiega che l'intesa prevede 398 esodi volontari e incentivati a partire dal 2018, di cui 74 già concordati in precedenza nelle tre good bank.
A fronte degli esodi sono state concordate 132 nuove assunzioni e la stabilizazione di tutti i precari del gruppo.
Ubi, in una nota, confermando la firma dell'accordo quadro precisa che i costi di tutti gli esodi comporteranno ulteriori oneri nel conto economico dell’esercizio pari a circa 50 milioni lordi, che saranno contabilizzati nei risultati nel quarto trimestre 2017. "Le sinergie attese sono in linea con le previsioni di Piano Industriale", aggiunge la banca.
Paolo Citterio, Coordinatore Fabi di Ubi, spiega che "con questo accordo, pur in un contesto aziendale radicalmente mutato rispetto al passato, abbiamo messo in sicurezza l'occupazione nei territori di riferimento delle tre bridge bank tutelando i lavoratori, scongiurando esternalizzazioni e uscite obbligatorie".
"Di fronte a un progetto aziendale di grande complessità, con ricadute di rilievo in termini di esuberi, riorganizzazione aziendale, riconversioni professionali e redistribuzioni di attività sui territori, sono state definite soluzioni volontarie e incentivate per le uscite di lavoratori, nonché processi costanti di confronto da sviluppare nell'arco del piano d'impresa", dice il segretario nazionale Uilca Fulvio Furlan.