Di Alessandro Albano
Investing.com - La vittoria dei social-democratici (25,7% dei voti) in Germania sta supportando gli acquisti sui mercati azionari dell'Eurozona, preoccupati inizialmente per un risultato oltre le previsioni dell'estrema sinistra del Die Linke. Aiuta, inoltre, la nuova iniezione di liquidità arrivata dalla banca centrale cinese per sopperire ad eventuali ricadute dal colosso Evergrande.
A metà scambi, il DAX avanza dello 0,9%, il CAC 40 guadagna lo 0,7%, il FTSE 100 segna il +0,4%, mentre l'EuroStoxx 50 è in positivo dello 0,7%.
"Non ci sono state brutte sorprese nel fine settimana, né dalle elezioni federali tedesche, né, cosa più importante, dalla saga di Evergrande in Cina", ha scritto in una nota il senior analiyst di Oanda Jeffrey Halley, secondo cui i mercati "stanno prezzando una crisi finanziaria che non si estenderà oltre i confini della Cina".
Migliori e peggiori
A Piazza Affari, il FTSE MIB raccoglie lo 0,5% con spread sul Bund che si raffredda in area 100 punti base. Tra i top performer dell'indice blue chip, si segnalano i rialzi di UniCredit (+2,4%), spinta dai progressi nelle negoziazioni per l’acquisto di un perimetro definito di Monte dei Paschi (MI:BMPS), anche se un accordo preliminare potrebbe essere finalizzato solo verso la fine dell’anno.
In generale, bene il comparto bancario, con Bper Banca (MI:EMII) Banco Bpm (MI:BAMI) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) tra l'1,7% e il 2,0%.
Acquisti anche su Leonardo (+2,3%) ed Eni (MI:ENI) (+2,3%) sui massimi pluriennali del greggio, con la prima che guarda da vicino alle discussioni sul tetto del debito Usa. Un mancato accordo sul "debt ceiling" potrebbe portare ad uno shutdown delle entità federali e dei relativi compensi, con il settore della difesa che ne sarebbe particolarmente colpito.
Nella parte bassa di listino, vendite sul comparto healthcare, Amplifon (MI:AMPF) (-2,3%) e DiaSorin (MI:DIAS) (-1,8%). Ribassi anche per i servizi pubblici, con Hera (MI:HRA) in calo dell'1,1% e A2A (MI:A2) al -0,8%.
Su quali titoli puntare?
Secondo le indicazioni di SosTrader e Pietro di Lorenzo, Bper (MI:EMII) "mostra una inversione della forza relativa disegnando una Long white con volumi che riporta i prezzi a contatto con la resistenza in area 1,87€", ed è "possibile intervenire a seguito del breakout di questo livello".
Da Intermonte-Websim, ritengono positivo il nuovo piano di assunzioni giovani che potrà arrivare "ad un massimo di 1.000 unità (ratio assunzioni/ uscite massimo 1:2)". "Per quanto riguarda il costo one off che la società dovrà sostenere riteniamo che possa aggirarsi tra i 150/180 mln lordi e il risparmio costi a regime (2024) possa essere nell’ordine di 80/100 mln". Per Websim la raccomandazione resta Neutral con prezzo obiettivo a 1,85 euro.
Attenzione a Generali (MI:GASI) sui massimi dal 21 Febbraio 2020 e in attesa del rinnovo del cda, mentre è attesa volatilità su Pirelli (MI:PIRC) in attesa della presentazione agli analisti di martedì. "I prezzi sono inseriti da 26 sedute all’interno del rettangolo 5,06 -5,28€. La fuoriuscita dei prezzi da questo box, innescherà un violento movimento direzionale", afferma di Lorenzo.
Per gli analisti di Intermonte-Websim, da seguire Leonardo in quanto "l’IPO di DRS non è prezzata dal mercato e può contribuire ad aggiungere circa 1 euro di valore per azione". "Positivo anche il fatto che lo shortage di chip non avrà impatti sui profitti e sul ruolo del gruppo nella costruzione del cloud nazionale (partnership con TIM (MI:TLIT) e Sogei).
"A breve, ci aspettiamo comunque l'attacco dei massimi d'anno in zona 8 euro, spartiacque per allunghi successivi verso 8,5 euro, ampio gap aperto, e poi la fascia resistenziale 9-9,5 euro. Segnali di allerta in caso di abbandono della fascia supportiva a 6-5,4 euro", spiegano gli analisti.
In generale, per Intermonte, l'analisi tecnica sul comparto banche è long con attenzione anche su: Banca Sistema (MI:BSTA) Banco Bpm (MI:BAMI), Credem (MI:EMBI) e UniCredit SpA (MI:CRDI).