Di Geoffrey Smith
Investing.com - Gli Stati Uniti si preparano ad estendere i dazi del 25% a tutte le importazioni dalla Cina. Toccherà poi all’Europa?
Il settore automobilistico non è l’unico ad andare male nei primi scambi di questo lunedì in Europa, ma si trova certamente sotto tiro dopo che gli Stati Uniti hanno dato prova della loro intenzione di usare i dazi così energicamente nel fine settimana. La decisione circa l’eventualità di applicare o meno dazi sulle auto europee è prevista per sabato ed i segnali al proposito non sono affatto buoni, con il governo USA che si è messo contro la Cina nel weekend dimostrando di non avere intenzione di accettare l’opinione comune secondo cui i dazi soffocano la crescita ed hanno effetti ancora peggiori sui consumatori.
“Il motivo per cui le auto sono importantissime per il nostro quadro commerciale consiste nel fatto che circa metà del nostro deficit commerciale deriva dal singolo prodotto (automobilistico) mentre l’altra metà da un’area geografica chiamata Cina”, ha riferito il Segretario al Commercio USA Wilbur Ross durante una conferenza stampa in Lussemburgo venerdì.
Tutte le principali case automobilistiche europee vanno giù di oltre l’1% questa mattina: Daimler (DE:DAIGn) crolla del 2,8%, Volkswagen (DE:VOWG_p) segna -1,4%, Peugeot (PA:PEUP) registra -1,7%, Fiat Chrysler Automobiles (NYSE:FCAU) scende dell’1,2% e BMW (DE:BMWG) è in calo dell’1,1%. Renault (PA:RENA) va leggermente meglio, scendendo di solo lo 0,5% sulla notizia della proposta di fusione a Nissan (T:7201).
L’escalation dello scontro commerciale sta pesando in generale sui mercati, con l’indice di riferimento Euro Stoxx 600 giù dello 0,7% a 374,86 punti, il britannico FTSE 100 in calo dello 0,1%, il tedesco Dax che segna -0,9% ed il francese CAC 40 che scende dello 0,7%.
La portata della minaccia si nota di più, tuttavia, nell’impatto sui processi di produzione e distribuzione. Il produttore di pezzi di ricambio Valeo (PA:VLOF) si trova in fondo al CAC 40, con un tonfo del 3,5%, i produttori di pneumatici Continental (DE:CONG) e Michelin (PA:MICP) segnano bruschi ribassi e persino i produttori di chip Infineon (DE:IFXGn) e STMicroelectronics (PA:STM) vengono contagiati dal malessere generale, per via della loro esposizione al settore automobilistico.
Comunque, il settore potrebbe ottenere una sospensione della pena. Il Commissario al Commercio UE Cecilia Malmstrom in un’intervista al giornale tedesco Sueddeutsche Zeitung ha affermato che “ci sono segni che (la scadenza) possa essere rinviata per via delle trattative tra USA e Cina”.
“Siamo pronti al peggio”, ha aggiunto, sottolineando che l’UE ha preparato una lista di prodotti USA sui cui potrebbero essere applicati dazi se gli Stati Uniti dovessero dare seguito alle minacce.