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Il FMI rivede al rialzo le previsioni di crescita del PIL cinese per il 2023 e il 2024

EditorAmbhini Aishwarya
Pubblicato 09.11.2023, 09:14
© Reuters.

Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha rivisto le previsioni di crescita del PIL cinese per il 2023 e il 2024, citando la solida ripresa post-COVID e le misure politiche. Il FMI prevede ora che l'economia cinese crescerà del 5,4% nel 2023, con un aumento rispetto alle stime precedenti. La revisione è stata annunciata martedì 7 novembre 2023, a seguito di una missione Article IV.

La revisione al rialzo per il 2023 arriva sulla scia degli impressionanti risultati del terzo trimestre. L'Ufficio nazionale di statistica ha riferito che il PIL cinese si è espanso del 5,2% su base annua nei primi tre trimestri del 2023, con un'impennata significativa del 4,9% nel solo terzo trimestre, segnando un aumento dell'1,3% rispetto al trimestre precedente.

Gita Gopinath, vice direttore generale del FMI, ha confermato i progressi della Cina verso il suo obiettivo di crescita annuale e ha attribuito questa robusta ripresa a diverse misure politiche. Tra queste, una grande emissione di obbligazioni sovrane approvata dalla Cina e interventi sul mercato immobiliare, che hanno permesso ai governi locali di anticipare le quote di obbligazioni per il 2024 come stimolo economico.

Nonostante le prospettive positive per il 2023, Gopinath ha anche avvertito che la crescita del PIL cinese potrebbe scendere al 4,6% nel 2024 a causa dei problemi del settore immobiliare e della minore domanda esterna. Tuttavia, questo dato supera la precedente previsione del FMI del 4,2% per lo stesso periodo.

In prospettiva, si prevede che l'invecchiamento demografico e la bassa produttività della Cina potrebbero ridurre la crescita a circa il 3,5% entro il 2028. Gopinath ha sottolineato la necessità di stabilità macroeconomica della Cina alla luce di queste sfide.

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Nel frattempo, continua lo stress nel settore immobiliare, con i titoli finanziari che rivelano un rendimento medio del capitale proprio (RoE) di -113,4% e un rapporto debito/capitale del 474,4% nella prima metà del 2023 per dieci aziende. I declassamenti obbligazionari sono saliti a 38 quest'anno e le obbligazioni sono state vendute con forti ribassi.

La Banca Popolare ha risposto con una riduzione di 20 punti base del tasso di prestito primario, portandolo al 3,45%. È stata inoltre autorizzata l'emissione di obbligazioni sovrane per 1.000 miliardi di CNY (137 miliardi di USD). Sono stati raccomandati ulteriori interventi nel settore immobiliare, che si trova in difficoltà.

Questo articolo è stato generato e tradotto con il supporto dell'intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri T&C.

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