Investing.com - Aprono in forte rialzo i mercati azionari europei questo martedì, il sentimento dei mercati è migliorato anche dopo i dati che hanno rivelato un lieve rallentamento dell’economia cinese nel quarto trimestre.
Negli scambi della mattinata europea, l’EURO STOXX 50 schizza dell’1,95%, il francese CAC 40 registra un balzo dell’1,99%, mentre il tedesco DAX 30 subisce un’impennata dell’1,95%.
Stamane, i dati hanno rivelato che il prodotto interno lordo cinese è cresciuto dell’1,6% nel quarto trimestre, meno dell’1,7% del trimestre precedente.
Su base annua, il PIL cinese ha registrato un incremento del 6,8% nel trimestre terminato a dicembre, come previsto.
In un secondo report si legge che la produzione industriale ha visto un aumento al tasso annuo del 5,9% a dicembre, meno del 6,0% previsto e dopo l’aumento del 6,2% del mese precedente.
Intanto, gli investitori restano cauti in seguito al crollo del prezzo del greggio sotto i 28 dollari di ieri, il minimo da 12 anni.
Il nuovo crollo del prezzo del greggio ha seguito la notizia che l’Iran potrebbe riprendere le esportazioni in seguito alla cancellazione delle sanzioni imposte dall’Occidente. La notizia ha scatenato i timori per un aumento delle scorte che risultano già in esubero, mentre la domanda non fa che diminuire.
Positivi i titoli finanziari, con le francesi BNP Paribas (PA:BNPP) e Societe Generale (PA:SOGN) che schizzano del 2,85% e del 4,20%, mentre le tedesche Deutsche Bank (DE:DBKGn) e Commerzbank (DE:CBKG) subiscono un’impennata rispettivamente del 2,36% e del 3,21%.
Tra le banche periferiche, in Italia Unicredit (MI:CRDI) ed Intesa Sanpaolo (MI:ISP) segnano un’impennata rispettivamente del 2,40% e del 3,98%, mentre le spagnole BBVA (MC:BBVA) e Banco Santander (MC:SAN) schizzano del 2,06% e del 2,46%.
Renault SA (PA:RENA) balza dell’1,59% dopo che la casa automobilistica francese ha dichiarato che richiamerà più di 15.000 veicoli dopo l’indagine che ha rivelato la necessità di una modifica dei sistemi anti inquinamento.
A Londra, il FTSE 100 legato alle materie prime schizza del 2,02%, grazie ai forti rialzi nel settore minerario.
Bhp Billiton (L:BLT) ed Antofagasta (L:ANTO) schizzano rispettivamente del 3,79% e del 5,14%, mentre Anglo American (L:AAL) subisce un’impennata dell’8,45% e Glencore (L:GLEN) va alle stelle con +9,51%.
Positivi anche i titoli del settore finanziario, con HSBC Holdings (L:HSBA) su del 2,02% e Royal Bank of Scotland (L:RBS) che schizza del 2,08%, mentre Lloyds Banking (L:LLOY) e Barclays (L:BARC) subiscono un’impennata rispettivamente del 2,60% e del 2,66%.
Al rialzo anche Royal Dutch Shell (L:RDSa) Plc, con un balzo dell’1,76% dopo che la compagnia ha abbandonato un progetto sul gas naturale ad Abu Dhabi per via del crollo del prezzo degli energetici.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura in forte rialzo. I futures Dow Jones Industrial Average balzano dell’1,49%, i futures S&P 500 subiscono un’impennata dell’1,45%, mentre i futures Nasdaq 100 schizzano dell’1,55%.