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INTERVISTA - Gasparri: società unica reti bandalarga, all'inizio controllo a Tim

Pubblicato 06.02.2018, 16:09
Aggiornato 06.02.2018, 16:10
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di Stefano Rebaudo

MILANO (Reuters) - Forza Italia è favorevole alla costituzione di un'unica società della rete da mettere a disposizione di tutti gli operatori a parità di condizioni, al fine di evitare duplicazioni e per accelerare gli investimenti nella banda ultralarga.

Lo dice a Reuters Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia ed ex ministro delle Comunicazioni del governo di Silvio Berlusconi tra il 2001 e il 2005.

Attualmente Open Fiber, controllata da Cassa Depositi e Prestiti e da Enel (MI:ENEI), sta realizzando una rete in fibra in concorrenza con quella di Telecom Italia (MI:TLIT).

"Non ha senso avere due autostrade da Milano a Roma e così non ha senso avere due reti telefoniche che competono tra di loro", ha detto Gasparri in un'intervista telefonica a Reuters.

"La soluzione migliore è che le principali società telefoniche italiane, incluse Open Fiber e TIM, conferiscano i loro asset di rete a una nuova società".

L'alleanza elettorale tra Forza Italia e i partiti di estrema destra Lega e Fratelli d'Italia è in testa ai sondaggi e dopo il voto del 4 marzo potrebbe essere chiamata a formare il nuovo governo o a far parte di una grande coalizione.

I commenti di Gasparri, che riflettono quelli del principale partito della coalizione secondo una portavoce, rafforzano la possibilità di una moral suasion nei confronti delle società del settore nel caso in cui il partito di Berlusconi tornasse a Palazzo Chigi.

Da tempo partiti, regolatori e concorrenti di Tim chiedono all'ex incumbent di separare e modernizzare la sua rete, un asset che gli analisti hanno valutato attorno ai 15 miliardi.

La pressione è cresciuta dopo che il gruppo francese Vivendi (PA:VIV), principale azionista con il 24%, ha iniziato ad esercitare una maggiore influenza sul gruppo telefonico.

Il ministro dell'Industria Carlo Calenda ha detto più volte che TIM dovrebbe separare la rete dai servizi in due entità.

Per andare incontro alle richieste del governo, TIM ha presentato il mese scorso un progetto di separazione che però non include l'apertura del capitale ad altri soggetti e quindi la possibilità di creare una società unica delle reti.

L'ex-incumbent, tra l'altro, presenta il nuovo piano industriale il 6 marzo.

Anche Enel, la società elettrica controllata dalla Stato che è la principale azionista di Open Fiber, ha escluso finora l'ipotesi di unire la sua rete con quella di TIM.

Gasparri ha spiegato che sul progetto della società unica della rete va ricercato l'accordo della aziende.

"La loro quota nella nuova società sarà proporzionale al valore degli asset conferiti, quindi è molto probabile che Tim avrà una partecipazione di maggioranza, ma nel medio termine potrebbero entrare nuovi investitori", ha detto Gasparri.

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"Ma non può essere un esproprio, il governo non può decidere su questo, abbiamo bisogno che i singoli operatori siano d'accordo".

TIM e Open Fiber non hanno commentato le parole di Gasparri.

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