CITTÀ DEL VATICANO (Reuters) - La polizia vaticana ha fatto irruzione nel dipartimento incaricato della manutenzione e del restauro nella Basilica di San Pietro, sequestrando documenti e computer nell'ambito di un'inchiesta su un presunto caso di corruzione.
Il blitz è stato simile a quello dello scorso ottobre che ha comportato un'altra indagine in un dipartimento separato in merito all'acquisto di un edificio in un'elegante zona di Londra.
Nel comunicato dell'ufficio stampa vaticano si legge che il materiale è stato sequestrato dagli uffici tecnico e amministrativo della Fabbrica di San Pietro. Le origini dell'ente risalgono al XV secolo, ancor prima che iniziasse la costruzione dell'attuale basilica.
I pubblici ministeri della Santa Sede hanno ordinato il blitz in seguito a una segnalazione dall'ufficio del Revisore Generale, prosegue il comunicato senza fornire ulteriore dettagli, aggiungendo che Papa Francesco ha nominato un Commissario per gestire temporaneamente il dipartimento.
Al Commissario spetta il compito di riorganizzare il dipartimento e aggiornare gli Statuti a seguito di un documento papale, promulgato l'1 giugno, che ha introdotto nuove radicali norme per appalti e spese volte a ridurre il rischio di corruzione nella procedura di assegnazione dei contratti.
Il comunicato menziona specificamente le nuove regole, suggerendo che il blitz di oggi possa avere a che fare con l'aggiudicazione di un contratto.
Il dipartimento sta al momento supervisionando il restauro della cupola della basilica, che di recente è stata in parte coperta da impalcature.