Il 5 agosto il mercato azionario statunitense, rappresentato dall'indice S&P 500, ha registrato un calo dell'8,5% rispetto al suo livello massimo. Gli analisti di RBC Capital Markets interpretano questo calo come un normale movimento correttivo che va dal 5% al 10%, notando anche che importanti livelli tecnici di supporto non sono stati violati.
Ciononostante, gli analisti consigliano di essere vigili, poiché prevedono che le condizioni di mercato potenzialmente irregolari continueranno per qualche tempo. Non escludono la possibilità di un rallentamento dell'economia che potrebbe causare un calo del mercato compreso tra il 14% e il 19%, simile a quelli osservati in passato nel 2010, 2011 e tra il 2015 e il 2016, qualora gli indicatori economici continuassero a essere più deboli del previsto.
Al momento, la società mantiene il proprio obiettivo per il valore dell'indice S&P 500 alla fine del 2024 a 5.700 punti.
La scorsa settimana ha visto una certa attenuazione delle difficoltà del mercato azionario, anche se non una completa risoluzione.
Il numero di investitori rialzisti nel sondaggio AAII sul sentiment è sceso da un livello superiore di una deviazione standard rispetto alla media di lungo periodo a una posizione né estremamente ottimista né estremamente pessimista.
Inoltre, il rapporto medio prezzo/utili delle 10 maggiori società dello S&P 500 è sceso a circa 24 volte gli utili, una riduzione rispetto alle quasi 32 volte degli inizi del mese, ma è ancora superiore alla media di lungo periodo di 18 volte gli utili.
Inoltre, l'indice non manifatturiero dell'Institute for Supply Management ha superato sia il dato del mese precedente che le previsioni del mercato, e il numero di nuove richieste di assicurazione contro la disoccupazione è stato inferiore alle previsioni, riducendo così alcune delle preoccupazioni economiche che erano state accentuate dai deludenti rapporti sulla produzione e sull'occupazione della settimana precedente.
Tuttavia, permangono alcune difficoltà per il mercato azionario. Storicamente, i mesi di agosto, settembre e ottobre sono stati caratterizzati da sfide ricorrenti per le azioni.
Gli analisti sottolineano che settembre, mese in cui molte società di analisi finanziaria tengono conferenze di settore, può essere particolarmente complesso. Spesso le società scelgono di non condividere ampie informazioni sul futuro in questo periodo.
Gli investitori, tuttavia, continuano a cercare approfondimenti sull'andamento attuale delle attività e sulle proiezioni aziendali future. Anche l'incertezza legata alle prossime elezioni americane contribuisce al tipico indebolimento del mercato azionario nei mesi di settembre e ottobre.
Inoltre, la possibilità che la Federal Reserve riduca i tassi d'interesse è una considerazione fondamentale per gli investitori, come sottolinea RBC, soprattutto se si considera che negli ultimi cicli economici le azioni statunitensi hanno avuto la tendenza a diminuire dopo le riduzioni iniziali dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve.
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