Investing.com - Giornata positiva sui mercati europei con il Ftse Mib tra i migliori con una crescita dello 0,50%, in coppia con il Dax. Positivi, per ora, anche l’Ibex 35, il Ftse 100 e il Cac 40, quest’ultimo solo appena sopra la parità.
Acquisti attirati dalle speranze di un accordo tra gli Stati Uniti e la Cina per la guerra dei dazi. Secondo South China Morning Post, le due potenze avrebbero già raggiunto un accordo provvisorio in vista del G20 che si svolgerà in Giappone nel prossimo week end.
L’accordo eviterebbe l’introduzione di tariffe al 25% da parte degli USA per 300 miliardi di dollari di prodotti cinesi o una riduzione al 10%.
Già ieri l’accordo era stato preannunciato dal Segretario al Tesoro USA, Steven Mnuchin, il quale annunciava che al 90% le due parti aveva già raggiunto tale accordo, facendo virare in positivo gli indici europei.
Ali dell’ottimismo che proseguono a Milano, con l’indice dei bancari, il FTSE Italia All Share Banks, che guadagna l’1,30%, anche grazie al calo dello spread a 243 punti. Si distinguono tra i finanziari Unicredit (MI:CRDI) e Ubi Banca (MI:UBI), in crescita di circa il 2%, insieme a DoBank, ora chiamata DoValue (MI:DOVA), sospesa dopo soli pochi minuti a +2,20%.
Bene anche gli energetici che resistono al calo del prezzo del petrolio greggio e del Brent. Saipem (MI:SPMI) guadagna l’1,30%, mentre restano in verde Eni (MI:ENI) e Tenaris (MI:TENR). Di poco in rosso Saras (MI:SRS).
Tra i peggiori delle blue chipis troviamo Italgas (MI:IG), la Juventus (MI:JUVE), Terna (MI:TRN), Campari (MI:CPRI) e la matricola Nexi (MI:NEXII).
Fuori dal principale indice di Piazza Affari, prosegue il rally Officina Stellare (MI:OS), che guadagna oltre il 6% dopo aver toccato un +10%, dopo il debutto in forte rialzo di ieri.