Investing.com - Il prezzo dell’oro scende negli scambi europei di questo venerdì, con l’attenzione dei mercati rivolta al report sull’occupazione non agricola statunitense per avere indizi sulla decisione della Federal Reserve di alzare o meno i tassi di interesse quest’anno.
I futures dell’oro con consegna a dicembre sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange scendono dello 0,24% a 1.314,05 dollari l’oncia troy.
Il contratto di dicembre ha chiuso la seduta di ieri in salita dello 0,43% a 1.317,10 dollari l’oncia.
I futures troveranno supporto a 1.301,50 dollari, il minimo di ieri e di oltre due mesi, e resistenza a 1.340,50 dollari, il massimo dal 26 agosto.
Il prezzo dell’oro si è brevemente rafforzato per via dell’indebolimento del dollaro dopo che l’Institute for Supply Management ieri ha reso noto che l’indice sull’attività manifatturiera è sceso a 49,4 il mese scorso dalla lettura di luglio di 52,6.
Si tratta della lettura peggiore da gennaio ed ha deluso le attese di un calo a 52,0.
Il report ha seguito i dati secondo cui le nuove richieste di disoccupazione sono salite di 2.000 unità a 263.000 la scorsa settimana, contro le aspettative di un aumento di 4.000 unità a 265.000.
I traders attendono ora il report sull’occupazione non agricola USA di oggi per avere maggiori indicazioni sulla forza del mercato del lavoro dopo le parole del Vice Presidente della Fed Stanley Fischer secondo cui il mercato del lavoro statunitense ha quasi raggiunto la piena forza e il ritmo degli aumenti dei tassi di interesse dipenderà dai dati.
L’oro risente dell’andamento dei tassi USA. Un aumento graduale dei tassi di interesse avrebbe ripercussioni minori sul prezzo dell’oro rispetto ad una serie di aumenti.
Intanto, i futures dell’argento con consegna a settembre scendono dello 0,16% a 18,913 dollari l’oncia troy, mentre i futures del rame con consegna a settembre vanno su dello 0,65% a 2,089 dollari la libbra.