Investing.com - Il dollaro guadagna terreno questo martedì, gli investitori sembrano aver fatto passare in secondo piano la notizia che le indagini sull’interferenza della Russia nelle elezioni statunitensi hanno portato all’accusa dell’ex manager della campagna del Presidente Donald Trump.
Il cambio USD/JPY sale dello 0,24% a 113,44 alle 09:19 ET (13:19 GMT), dopo essere sceso al minimo di oltre una settimana di 112,96 nella notte.
Il dollaro è andato sotto pressione dopo che l’ex manager della campagna di Trump Paul Manafort è stato accusato di riciclaggio di denaro dagli investigatori federali.
Il Consulente speciale Robert Mueller ha indagato inoltre per capire se Trump abbia ostacolato la giustizia quando ha licenziato il Direttore dell’FBI James Comey.
Gli investitori temono che le accuse possano distogliere l’attenzione di Trump dalla sua agenda legislativa, che comprende le riforme fiscali.
I trader attendono l’ultima dichiarazione di politica monetaria della Federal Reserve di domani per avere indicazioni sul futuro degli aumenti dei tassi quest’anno ed il report sull’occupazione USA di ottobre di venerdì.
Trump dovrebbe comunicare la sua scelta sul prossimo presidente della banca centrale USA giovedì. Voci di corridoio indicano che Trump probabilmente sceglierà il Governatore della Fed Jerome Powell, considerato più cauto rispetto agli altri candidati.
Lo yen resta stabile dopo che la Banca del Giappone ha lasciato invariata la politica monetaria questa mattina, come previsto.
L’euro è in lieve ribasso, con il cambio EUR/USD a 1,1639.
La moneta unica sembra non aver risentito dei dati che hanno rivelato che il tasso annuo di inflazione nella zona euro è sceso all’1,4% ad ottobre.
Da altri report è emerso che l’economia della zona euro ha registrato la crescita annua più veloce dall’inizio della crisi del debito nel terzo trimestre, grazie soprattutto alla crescita in Francia.
Intanto, il tasso di disoccupazione nella regione è sceso all’8,9% a settembre, il minimo dall’inizio del 2009.
La sterlina è stabile, con il cambio GBP/USD su dello 0,28% tra le aspettative che la Banca d’Inghilterra possa alzare i tassi di interesse per la prima volta in quasi un decennio giovedì.
Il biglietto verde guadagna terreno contro il dollaro canadese, con la coppia USD/CAD in salita dello 0,48% a 1,2895 dopo i dati che hanno mostrato che l’economia del paese si è inaspettatamente contratta dello 0,1% ad agosto.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,15% sulla giornata a 94,51 e si avvia a segnare l’aumento mensile maggiore da febbraio, con un balzo dell’1,74%.