Paul Doyle, Responsabile azionario large cap Europa, ritiene che in Europa non sia necessario che i tassi d’interesse salgano ancora di molto dopo l’azione efficace contro caro energia e dipendenza dalla Russia
Non è necessario che i tassi d’interesse praticati dalla BCE salgano ancora di molto, dopo che l’Europa ha agito tempestivamente per ridurre la sua dipendenza dall’energia russa e l’inflazione è scesa, anche se non tornerà ai livelli precedenti. Nell’economia del vecchio continente emergono accenni di ripresa e una domanda potenzialmente significativa di beni durevoli, anche se con segnali sono ancora contrastanti. Lo sottolinea Paul Doyle, Responsabile azionario large cap Europa, di Columbia Threadneedle Investments, secondo cui la BCE adotterà un rialzo dei tassi minore rispetto alle previsioni di mercato.
L’EUROPA HA AGUZZATO L’INGEGNO E AGITO PRONTAMENTE
Doyle sottolinea che l’Europa ha ‘aguzzato l’ingegno’ e agito prontamente nell’allentare la sua dipendenza dal gas russo, mentre il carovita ha indotto le famiglie a ridurre il consumo di energia abbassando i termostati, e anche le aziende hanno ridotto il consumo di gas, pur preservando la produzione. Inoltre, l’inverno mite ha contribuito a ridurre i consumi. Per ovviare ai problemi di fornitura, la Germania ha costruito i suoi primi cinque terminal galleggianti di gas naturale liquefatto (LNG), mentre il gas norvegese sta arrivando per la prima volta in Polonia...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge