Di Yasin Ebrahim
Investing.com – L’indice S&P 500 ha chiuso in calo la giornata di mercoledì, dopo il ribasso dei titoli tech che ha fatto seguito all’impennata dei rendimenti dei bond USA, giunta a sua volta dopo il riferimento all’aumento dei tassi da parte del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell.
L’S&P 500 è sceso dello 0,2%, dopo essere salito di circa il 2% intraday. Il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,4%, o di 129 punti, ed il Nasdaq è rimasto invariato, cancellando un rialzo del 3%.
Durante la conferenza stampa che segue la decisione sui tassi, Powell ha dichiarato che c’è “un buon margine per alzare i tassi di interesse senza colpire l’occupazione”, alimentando le aspettative che i piani di inasprimento della Fed, che hanno sostenuto gli asset rischiosi, possano essere più aggressivi del previsto.
Le dichiarazioni di Powell sono giunte dopo che la Fed aveva affermato nel suo comunicato che sarebbe appropriato alzare “presto” i tassi, confermando l’intenzione di terminare il programma di acquisti di bond a inizio marzo.
“Con l’inflazione ben al di sopra del 2% ed un mercato del lavoro forte, la Commissione ritiene che sarà presto appropriato alzare il target range dei tassi”, si legge in un comunicato della Fed.
I bond USA sono schizzati, pesando sui settori growth come i titoli tech.
Microsoft (NASDAQ:MSFT), che era salito del 5% intraday, ha ceduto parte dei rialzi dovuti il rilascio di previsioni ottimistiche sulle entrate che hanno fatto seguito a risultati trimestrali migliori del previsto.
Per il terzo trimestre Microsoft prevede entrate tra 48,5 e 49,3 miliardi di dollari, contro le stime di Wall Street di 48,9 miliardi.
I dati positivi di Microsoft hanno sostenuto il sentimento sui settori growth del mercato, dopo giornate di forti vendite.
Tesla (NASDAQ:TSLA) ha chiuso in salita del 2%.
Apple (NASDAQ:AAPL), che rilascerà gli utili questo giovedì, ha chiuso la giornata pressoché invariata.
Boeing Co (NYSE:BA) ha registrato un del 4% dopo aver riportato perdite maggiori del previsto nel Q4 ed un fatturato inferiore alle attese, a causa dei ritardi nelle consegne dei 787 Dreamliner che hanno pesato sulla performance.