Investing.com - Negativi i tabelloni dei titoli azionari europei questo mercoledì, gli investitori sono concentrati su una serie di report economici della zona euro che saranno rilasciati questa mattina, mentre sul sentimento pesano i timori per i nuovi dazi USA.
L’indice EURO STOXX 50 scende dello 0,09%, il francese CAC 40 è in calo dello 0,17% ed il tedesco DAX 30 va giù dello 0,02% alle 03:40 ET (07:40 GMT).
I mercati sono in fermento da quando ieri il Presidente USA Donald Trump ha approvato dei dazi sui pannelli solari e le lavatrici importati negli Stati Uniti.
Stamane, il gruppo di ricerche di mercato Markit ha reso noto che l’indice dei direttori acquisti sul settore manifatturiero tedesco è sceso a 61,2 questo mese da 63,3 di dicembre, mentre l’indice PMI sui servizi è salito a 57,0 da 55,8.
Markit ha dichiarato inoltre che l’indice PMI manifatturiero in Francia è sceso a 58,1 a gennaio da 58,8 del mese prima, mentre l’indice PMI sui servizi è salito a 59,3 da 59,1.
Gli investitori attendono i dati sull’attività del settore manifatturiero e dei servizi relativi all’intera zona euro.
I titoli del settore finanziario sono al ribasso, con le francesi BNP Paribas (PA:BNPP) e Societe Generale (PA:SOGN) in calo dello 0,19% e dello 0,21%, mentre in Germania Deutsche Bank (DE:DBKGn) e Commerzbank (DE:CBKG) scendono dello 0,49% e dello 0,54%.
Tra le banche periferiche, in Italia Intesa Sanpaolo (MI:ISP) va giù dello 0,32%, mentre in Spagna Banco Santander (MC:SAN) e BBVA (MC:BBVA) sono in calo rispettivamente dello 0,32% e dello 0,33%.
Intanto, Koninklijke Ahold Delhaize NV (AS:AD) crolla dell’1,41% sebbene la catena di supermercati belga-olandese abbia riportato un aumento dell’1,6% delle vendite del quarto trimestre a 15,8 miliardi di euro, il massimo del range previsto dai mercati.
Al rialzo Novartis AG (SIX:NOVN), che schizza del 2,36% quando la casa farmaceutica elvetica ha reso noto che le vendite e gli utili del 2017 hanno superato le attese ed ha previsto una “crescita sostenibile” per il futuro.
A Londra, il FTSE 100 scende dello 0,26%, per via di Sage Group (LON:SGE), che crolla del 4,04% nonostante il fornitore di software abbia riportato un balzo del 6,3% degli utili del primo trimestre, in linea con le attese.
Al ribasso anche Marks and Spencer Group PLC (LON:MKS), con un crollo del 2,44%. La catena di supermercati è stata sotto i riflettori la scorsa settimana dopo aver annunciato l’intenzione di chiudere il centro di distribuzione di Londra, mettendo a rischio 380 posti di lavoro.
Positivi invece i titoli minerari sull’indice legato alle materie prime. Glencore (LON:GLEN) rimbalza dell’1,30% e Frensillo vede un’impennata dell’1,24%, mentre Randgold Resources (LON:RRS) schizza dell’1,19% ed Anglo American (LON:AAL) balza dell’1,28%.
Misti i titoli del comparto finanziario, con Barclays (LON:BARC) su dello 0,13% e Lloyds Banking (LON:LLOY) in salita dello 0,16%, mentre HSBC Holdings (LON:HSBA) è in calo dello 0,32% e Royal Bank of Scotland (LON:RBS) segna -0,36%.
Negli Stati Uniti, i future puntano ad un’apertura al rialzo. I future Dow Jones Industrial Average salgono dello 0,17%, i future S&P 500 sono in salita dello 0,12%, mentre i future Nasdaq 100 vanno su dello 0,15%.