Investing.com - I mercati azionari europei sono in calo questo lunedì; i timori sulla situazione di Grecia e Spagna continuano ad allentare il sentimento dei mercati, mentre gli scambi si prevedono ridotti negli USA per via dell’Uragano Sandy.
Durante il pomeriggio degli scambi europei, l’EURO STOXX 50 ha segnato -1,01%, il francese CAC 40 ha segnato -1,08% mentre il tedesco DAX 30 ha segnato -0,74%.
Gli investitori continuano ad attendere qualsiasi indicazione su un avvicinamento della Spagna ad una richiesta formale di salvataggio dai partner della zona euro, che attiverebbe il piano di acquisti della Banca Centrale Europea.
Intanto la capacità della Grecia di rispettare e implementare le misure di austerity richieste dalla troika sono messe in serio dubbio, in seguito alle affermazioni del leader dell’opposizione il quale ha dichiarato che voterà contro il pacchetto di austerity che andrà in parlamento questa settimana.
Intanto i volumi si prevedono ridotti questo lunedì, come conseguenza della prima chiusura non programmata dei mercati statunitensi dal settembre 2001, dovuta al passaggio dell’uragano Sandy nella parte nordorientale degli Stati Uniti.
I titoli finanziari sono in calo, con le francesi BNP Paribas e Societe Generale che segnano rispettivamente -1,20% e -1,95%, mentre le tedesche Deutsche Bank e Commerzbank segnano rispettivamente -1,19% e -1,62%.
Al ribasso anche i titoli delle banche periferiche, con le italiane Unicredit e Intesa Sanpaolo che segnano rispettivamente -2,87% e -2,52%, mentre le Spagnole BBVA e Banco Santander hanno segnato -1,51% e -1,40%.
Al rialzo il leader della distribuzione Carrefour, che ha visto i titoli salire dello 0,81% in seguito all’accordo per la vendita dell’unità colombiana di Carrefour alla Cencosud SA, la principale catena di distribusione in Cile, per 2 miliardi di euro, inclusi i debiti entro fine anno.
A Londra il FTSE 100 ha segnato -0,68%, a causa dei cali nel comparto minerario, mentre nel Regno Unito i dati hanno mostrato un aumento dei prestiti da parte della banche britanniche. Il dato è aumentato al ritmo più veloce degli ultimi 4 anni e mezzo, e anche le approvazioni mutui hanno superato le aspettative.
I titoli Barclays hanno segnato un calo dell’1,82%, Lloyds Banking ha registrato un -1,61%, mentre la Royal Bank of Scotland e la HSBC Holdings hanno segnato rispettivamente un calo dell’1,42% e dello 0,61%.
Al ribasso anche il comparto minerario, con i colossi minerari Rio Tinto e BP Billton indicano rispettivamente un calo dell’1,59% ed dell’1,35%, mentre i produttori di rame Xstrata e Kazakhmys indicano rispettivamente un calo dell’1,26% e dello 0,77%.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari indicano un’apertura negativa. I futures Dow Jones Industrial Average hanno indicato un calo dello 0,68%, i futures S&P 500 hanno indicato un calo dello 0,66%, mentre i futures Nasdaq 100 hanno indicato un calo dello 0,87%.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sui redditi personali e sull’inflazione al consumo core.
Durante il pomeriggio degli scambi europei, l’EURO STOXX 50 ha segnato -1,01%, il francese CAC 40 ha segnato -1,08% mentre il tedesco DAX 30 ha segnato -0,74%.
Gli investitori continuano ad attendere qualsiasi indicazione su un avvicinamento della Spagna ad una richiesta formale di salvataggio dai partner della zona euro, che attiverebbe il piano di acquisti della Banca Centrale Europea.
Intanto la capacità della Grecia di rispettare e implementare le misure di austerity richieste dalla troika sono messe in serio dubbio, in seguito alle affermazioni del leader dell’opposizione il quale ha dichiarato che voterà contro il pacchetto di austerity che andrà in parlamento questa settimana.
Intanto i volumi si prevedono ridotti questo lunedì, come conseguenza della prima chiusura non programmata dei mercati statunitensi dal settembre 2001, dovuta al passaggio dell’uragano Sandy nella parte nordorientale degli Stati Uniti.
I titoli finanziari sono in calo, con le francesi BNP Paribas e Societe Generale che segnano rispettivamente -1,20% e -1,95%, mentre le tedesche Deutsche Bank e Commerzbank segnano rispettivamente -1,19% e -1,62%.
Al ribasso anche i titoli delle banche periferiche, con le italiane Unicredit e Intesa Sanpaolo che segnano rispettivamente -2,87% e -2,52%, mentre le Spagnole BBVA e Banco Santander hanno segnato -1,51% e -1,40%.
Al rialzo il leader della distribuzione Carrefour, che ha visto i titoli salire dello 0,81% in seguito all’accordo per la vendita dell’unità colombiana di Carrefour alla Cencosud SA, la principale catena di distribusione in Cile, per 2 miliardi di euro, inclusi i debiti entro fine anno.
A Londra il FTSE 100 ha segnato -0,68%, a causa dei cali nel comparto minerario, mentre nel Regno Unito i dati hanno mostrato un aumento dei prestiti da parte della banche britanniche. Il dato è aumentato al ritmo più veloce degli ultimi 4 anni e mezzo, e anche le approvazioni mutui hanno superato le aspettative.
I titoli Barclays hanno segnato un calo dell’1,82%, Lloyds Banking ha registrato un -1,61%, mentre la Royal Bank of Scotland e la HSBC Holdings hanno segnato rispettivamente un calo dell’1,42% e dello 0,61%.
Al ribasso anche il comparto minerario, con i colossi minerari Rio Tinto e BP Billton indicano rispettivamente un calo dell’1,59% ed dell’1,35%, mentre i produttori di rame Xstrata e Kazakhmys indicano rispettivamente un calo dell’1,26% e dello 0,77%.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari indicano un’apertura negativa. I futures Dow Jones Industrial Average hanno indicato un calo dello 0,68%, i futures S&P 500 hanno indicato un calo dello 0,66%, mentre i futures Nasdaq 100 hanno indicato un calo dello 0,87%.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sui redditi personali e sull’inflazione al consumo core.