Investing.com - I mercati azionari europei sono in salita questo venerdì, spinti dai dati migliori del previsto nella zona euro, mentre gli investitori attendono i dati USA nel corso della giornata.
Durante la mattinata degli scambi europei, l’EURO STOXX 50 ha segnato +0,35%, il francese CAC 40 ha segnato +0,89% mentre il tedesco DAX 30 ha
segnato +0,67%.
Il gruppo di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che l’indice dei direttori d’acquisto PMI manifatturiero in Spagna è salito a 46,1 a gennaio da una lettura di 44,6 nel mese precedente, superando le aspettative di un aumento a 45,5.
In Italia l’indice MPI manifatturiero è salito a 47,80 a gennaio da una lettura di 46,70 nel mese di dicembre, superando le aspettative di un aumento a 47,60.
Inoltre Markit ha dichiarato che l’indice PMI
manifatturiero della zona è salito a 47,9 a gennaio da una lettura di 47,5 nel mese di dicembre, contro le aspettative di una lettura invariata.
I titoli hanno riguadagnato terreno ieri dopo che in Germania i dati PMI manifatturieri sono saliti a 48,8 a gennaio contro 46,0 di dicembre, al di sotto del livello di 50 che separa contrazione da espansione, mentre l’indice manifatturiero della zona euro p salito al massimo di 10 mesi di 47,5 a gennaio dalla lettura di 46,1 di dicembre.
I titoli finanziari sono in salita, con i titoli delle francesi BNP Paribas e Societe Generale che segnano rispettivamente +1,43% e +1,38%, mentre le tedesche Deutsche Bank e Commerzbank segnano rispettivamente +0,86% e +1,24.
Bloomberg ha riportato che la terza banca francese Credit Agricole, in salita dell’1,57%, nel quarto trimestre prenderà 2,68 miliardi di euro di ristrutturazione per via delle normative più strette e delle peggiori condizioni economiche.
I titoli automobilistici sono anch’essi in salita, con in testa i gruppi tedeschi Daimler e Volkswagen, in salita rispettivamente dello 0,65% e 1,38%.
A Londra il FTSE 100 legato alle materie prime ha segnato -0,56%, per via degli aumenti nel settore minerario, mentre i dati hanno mostrato che l’attività manifatturiera nel Regno Unito è scesa più del previsto a gennaio.
Anglo American è in salita, con i titoli che segnano +1,48%, mentre le rivali BP e Tullow Oil sono in salita rispettivamente dello 0,48% e del 2,15%.
I gigante minerari Rio Tinto e BHP Billiton hanno segnato rispettivamente +1,94% e +0,94%, mentre i produttori di rame Xstrata and Kazakhmys segnano rispettivamente +0,89% e +1,51%.
Nel settore finanziario i tabelloni segnano dati misti.
Barclays segna un aumento dello 0,01% e HSBC Holdings segna +0,04%, Lloyds Banking ha segnato un aumento dello 0,60%, mentre Royal Bank of Scotland ha segnato un calo dello 0,20%.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari indicano un’apertura stabile. I futures Dow Jones Industrial Average hanno indicato un aumento dello 0,48%, i futures S&P 500 hanno indicato un aumento dello 0,38%, mentre i futures Nasdaq 100 hanno indicato un aumento dello 0,42%.
Gli Stati Uniti rilasceranno gli attesi dati del governo sull’occupazione non agricola e sul tasso di disoccupazione, mentre Institute of Supply Management rilascerà i dati sull’attività manifatturiera.
Inoltre, l’Università del Michigan produrrà i dati sul pentimento dei consumatori.
Durante la mattinata degli scambi europei, l’EURO STOXX 50 ha segnato +0,35%, il francese CAC 40 ha segnato +0,89% mentre il tedesco DAX 30 ha
segnato +0,67%.
Il gruppo di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che l’indice dei direttori d’acquisto PMI manifatturiero in Spagna è salito a 46,1 a gennaio da una lettura di 44,6 nel mese precedente, superando le aspettative di un aumento a 45,5.
In Italia l’indice MPI manifatturiero è salito a 47,80 a gennaio da una lettura di 46,70 nel mese di dicembre, superando le aspettative di un aumento a 47,60.
Inoltre Markit ha dichiarato che l’indice PMI
manifatturiero della zona è salito a 47,9 a gennaio da una lettura di 47,5 nel mese di dicembre, contro le aspettative di una lettura invariata.
I titoli hanno riguadagnato terreno ieri dopo che in Germania i dati PMI manifatturieri sono saliti a 48,8 a gennaio contro 46,0 di dicembre, al di sotto del livello di 50 che separa contrazione da espansione, mentre l’indice manifatturiero della zona euro p salito al massimo di 10 mesi di 47,5 a gennaio dalla lettura di 46,1 di dicembre.
I titoli finanziari sono in salita, con i titoli delle francesi BNP Paribas e Societe Generale che segnano rispettivamente +1,43% e +1,38%, mentre le tedesche Deutsche Bank e Commerzbank segnano rispettivamente +0,86% e +1,24.
Bloomberg ha riportato che la terza banca francese Credit Agricole, in salita dell’1,57%, nel quarto trimestre prenderà 2,68 miliardi di euro di ristrutturazione per via delle normative più strette e delle peggiori condizioni economiche.
I titoli automobilistici sono anch’essi in salita, con in testa i gruppi tedeschi Daimler e Volkswagen, in salita rispettivamente dello 0,65% e 1,38%.
A Londra il FTSE 100 legato alle materie prime ha segnato -0,56%, per via degli aumenti nel settore minerario, mentre i dati hanno mostrato che l’attività manifatturiera nel Regno Unito è scesa più del previsto a gennaio.
Anglo American è in salita, con i titoli che segnano +1,48%, mentre le rivali BP e Tullow Oil sono in salita rispettivamente dello 0,48% e del 2,15%.
I gigante minerari Rio Tinto e BHP Billiton hanno segnato rispettivamente +1,94% e +0,94%, mentre i produttori di rame Xstrata and Kazakhmys segnano rispettivamente +0,89% e +1,51%.
Nel settore finanziario i tabelloni segnano dati misti.
Barclays segna un aumento dello 0,01% e HSBC Holdings segna +0,04%, Lloyds Banking ha segnato un aumento dello 0,60%, mentre Royal Bank of Scotland ha segnato un calo dello 0,20%.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari indicano un’apertura stabile. I futures Dow Jones Industrial Average hanno indicato un aumento dello 0,48%, i futures S&P 500 hanno indicato un aumento dello 0,38%, mentre i futures Nasdaq 100 hanno indicato un aumento dello 0,42%.
Gli Stati Uniti rilasceranno gli attesi dati del governo sull’occupazione non agricola e sul tasso di disoccupazione, mentre Institute of Supply Management rilascerà i dati sull’attività manifatturiera.
Inoltre, l’Università del Michigan produrrà i dati sul pentimento dei consumatori.