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Moda, R&S: aziende italiane crescono come Francia, molto più liquide

Pubblicato 22.02.2017, 15:49
© Reuters. A model presents a creation by Italian designer Giorgio Armani as part of his Haute Couture Spring/Summer 2017 fashion show for Giorgio Armani Prive in Paris
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MILANO (Reuters) - Il sistema moda italiano è cresciuto negli ultimi cinque anni allo stesso passo del più grande comparto francese, che ha superato in solidità patrimoniale ma non in redditività.

Sono alcuni degli elementi emersi dal rapporto R&S di Mediobanca (MI:MDBI) sui principali gruppi della moda presentato oggi, all'inaugurazione della settimana della moda milanese.

Nel 2015 il giro d'affari mondiale della moda (beni di lusso per la persona) è cresciuto del 12% a 251 miliardi di euro. Quello italiano valeva 62,6 miliardi (+9,4% su anno, il 4% del Pil), di cui 30,3 miliardi generati dalle prime 15 aziende del settore (quasi il 30% dalla sola Luxottica (MI:LUX), seguita da Prada, Armani, Calzedonia, OTB di Renzo Rosso).

In Francia il fatturato aggregato delle prime 15 aziende era nel 2015 il doppio delle concorrenti italiane, pari a circa 70 miliardi (+10,2%), per metà provenienti dal gruppo LVMH (che per il solo settore moda e pelletteria aveva ricavi di 11,7 miliardi, poco più dell'altro colosso del lusso francese Kering (PA:PRTP)).

Nonostante le diverse dimensioni, sia le prime 15 aziende italiane che quelle francesi sono salite in cinque anni di 0,6 punti percentuali rispetto al Pil: le prime dall'1,4% del 2011 al 2%, le seconde dal 2,7% al 3,3%.

Anche in termini assoluti la crescita è molto simile: +30% il fatturato 2015/2011 dei primi 15 gruppi italiani, +27% i francesi (che sono andati un po' meglio nel 2015 sul 2014).

Nel 2015 le Top 15 Italia sono risultate più capitalizzate e molto più liquide (21,7% contro 39,8% il rapporto tra debiti finanziari e patrimonio netto e addirittura 114,9% contro 36,6% il rapporto tra liquidità e debito). Un po' più basso invece il margine dell'Ebit sul fatturato, al 17,8% in Francia contro il 12% in Italia, entrambi in calo rispetto al 2011. Da segnalare che l'Ebit margin della grande manifattura italiana è molto più basso, pari al 4,2% nel 2015.

Si conferma dunque la specificità delle aziende italiane già emersa negli anni passati, ossia un tesoretto di liquidità che nel 2015 si attestava a 5,5 miliardi (+26% sul 2011) contro i 7,6 miliardi (+23%) delle top 15 francesi.

© Reuters. A model presents a creation by Italian designer Giorgio Armani as part of his Haute Couture Spring/Summer 2017 fashion show for Giorgio Armani Prive in Paris

(Claudia Cristoferi)

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