Venerdì gli strateghi di Morgan Stanley (NYSE:MS) hanno sconsigliato l'acquisto di titoli cinesi, mentre gli investitori stranieri continuano il loro sell-off a causa delle tensioni geopolitiche in corso, delle difficoltà economiche e dell'irrisolta crisi immobiliare cinese. Il mercato delle azioni A ha registrato un deflusso senza precedenti di 22,1 miliardi di dollari da agosto a ottobre attraverso lo Stock Connect, segnando il più grande della sua storia.
Nonostante gli sforzi del presidente Xi Jinping per stabilizzare il mercato immobiliare e scongiurare la deflazione, gli effetti sono stati minimi. Gli investitori stranieri si preparano a un terzo mese di vendite di azioni a Shanghai e Shenzhen. L'indice Shanghai Composite è sceso al di sotto di un livello chiave, indicando che se gli investitori stranieri venderanno altri 9,6 miliardi di dollari in azioni, il 2023 potrebbe essere il primo anno di vendite nette dall'apertura dei collegamenti commerciali nel 2016.
Alla luce di questi sviluppi, Morgan Stanley ha precedentemente sottolineato la necessità di misure di ripresa sostenute. Ciò ha fatto seguito alle indicazioni positive emerse dalla riunione del Politburo di luglio, che hanno suggerito la necessità di strategie globali per ripristinare la fiducia degli investitori.
Si prevede che diversi eventi imminenti avranno implicazioni significative per il mercato. Tra questi, il Vertice APEC, dove potrebbe aver luogo un incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e il presidente Xi Jinping, il Terzo Plenum e l'introduzione di misure di politica di mercato. Questi eventi potrebbero essere fondamentali per ristabilire la fiducia degli investitori e potenzialmente invertire l'attuale tendenza al ribasso dei titoli cinesi.
Questo articolo è stato generato e tradotto con il supporto dell'intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri T&C.