Investing.com - In una seduta all'insegna della volatilità, i mercati invertono i guadagni di apertura dopo l'ultimo aggiornamento riguardo al possibile incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e il suo omologo russo, Vladimir Putin, annunciato dal presidente della Francia, Emmanuel Macron.
Il Mib perde lo 0,9%, il Dax cede lo 0,2%, mentre Cac ed Euro Stoxx 50 calano dell'1%. In Russia, il MOEX crolla al -7,5%.
Se gli Stati Uniti hanno riconosciuto che Biden ha accettato "in linea di principio" un vertice con Putin, dall'altra parte il Cremlino ha fatto sapere che "non esclude un possibile vertice tra i presidenti" ma al momento ritiene “prematuro” parlare di questa possibilità.
"Naturalmente, non lo escludiamo. Se necessario, i presidenti di Russia e Stati Uniti possono decidere in qualsiasi momento di mantenere i contatti, sia telefonicamente che fisicamente. Sarà una loro decisione", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.
Peskov ha poi precisato che il vertice "non è stato confermato" mentre l'unico incontro previsto è quello tra il segretario di Stato americano, Antony Blinken, e il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nonché tra quest'ultimo e il suo omologo francese, Jean-Yves Le Drian.
"Partiamo dal fatto che Lavrov incontrerà il suo omologo americano questa settimana. Inoltre non escludiamo contatti tra i ministri di Russia e Francia", ha affermato il portavoce russo.
In mezzo allo scorrere degli aggiornamenti, Putin ha convocato oggi una riunione allargata del Consiglio di sicurezza russo per affrontare le tensioni intorno all'Ucraina e l'escalation militare nel Donbass, mentre il ministro della difesa Ucrania Reznikov ha chiuso un meeting telefonico con l'omologo bielorusso Krehnin dopo che gli esercizi militari in Bielorussia andranno avanti "indistintamente".
Prima del dietro-front russo, gli analisti di Link Securities hanno affermato che "anche se non sappiamo come possa evolvere la situazione, soprattutto per il gioco di informazioni e controinformazioni con gli ovvi obiettivi di fuorviare il 'nemico', questa apparente treguporterà, in linea di principio, un po' di serenità ai mercati finanziari che nelle ultime settimane hanno avuto la crisi ucraina come principale fonte di incertezza”.
“La 'chiave gestibile' continua ad essere la Fed e la 'chiave non gestibile' è la Russia... che rimane la chiave del caveau per il mercato. Rimaniamo intrappolati nell'attesa. Ricordiamo che qualsiasi intervento russo in Ucraina ci porterebbe a eseguire la cosiddetta 'Fase 2' quantitativa della nostra strategia di reazione: ridurre l'esposizione del 10% su tutti i profili di rischio", hanno scritto invece da Bankinter (MC:BKT).