Di Mauro Speranza
Investing.com - Balzo improvviso del titolo Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS) che guadagna oltre il 6%, in netta controtendenza rispetto al comparto finanziario, ancora in rosso.
Il rally è iniziato con le parole dell'a.d. Marco Morelli, mentre è in corso l’assemblea dei soci. Secondo Morelli, “il cda sta riflettendo a livello strategico e analizzando possibili opzioni di aggregazione o diversificazione dimensionale”.
La banca era al centro dell’attenzione di diverse ipotesi di fusione che coinvolgono alcune delle più importanti istituti italiani, con Ubi Banca (MI:UBI), Banco Bpm (MI:BAMI) e Bper Banca (MI:EMII) tra le “promesse spose”.
Un “no al matrimonio”, però, era arrivato dall’ad di Banco Bpm (MI:BAMI), Giuseppe Castagna, il quale aveva “scaricato” Mps rivolgendo le sue “avance” verso Ubi.
“Se volessimo competere con le due banche grandi” aveva spiegato Castagna riferendosi a Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e Unicredit (MI:CRDI), “dovremmo farlo sui territori su cui siamo già parecchio forti ed è lì che pensiamo di rinforzarci”.
Per Morelli, inoltre, si tratta solo di un’ipotesi, in quanto “la decisione finale spetta all'azionista di riferimento”, ovvero il Ministero del Tesoro che detiene il 68,2% dell’istituto senese.
Il Tesoro dovrà informare la Dg Comp europea circa il suo programma di uscita dalla banca entre il 2021 e si ritiene che la diluizione della sua quota attraverso un’aggregazione possa essere una soluzione praticabile.
In passato il Governo si era detto favorevole a ipotesi di aggregazioni tra banche, comprensa Mps. "Perchè no?" aveva risposto il Vice Premier Matteo Salvini a chi gli chiedeva se nel futuro della banca potesse esserci questa ipotesi. "Se hanno un senso economico perché no. Noi a differenza di qualcuno che ci ha preceduto non diamo indicazioni a questo o a quel banchiere, l’importante è dare stabilità, crescita e assicurare i risparmiatori”.
L'apertura a future novità era arrivata anche dal sottosegretario alla presidenza del consiglio, Stefano Buffagni, il quale si era detto disponibile a "ragionare per andare nella direzione di aggregazione tra istituti per rendere più solido il nostro sistema. Credo che il pubblico debba fare una regia, facendo in modo che certi manager mettano da parte i loro egoismi personali per difendere le poltrone e si lavori in un’ottica di sistema”.
Per quest’anno si attendono novità sul futuro di Mps. “Nel 2019 il Cda sarà impegnato a valutare scenari strategici per avere prospettive legate al modello di business tradizionale per le banche come il Monte”, ha aggiunto Morelli.