Investing.com -- Tutti assolti. Dopo anni di indagini è stata posta la parola fine sulle presunte falsità in bilancio di Mps. La Cassazione ha dichiarato, infatti, "inammissibile" il ricorso della Pg di Milano, Gemma Gualdi, contro le assoluzioni di tutti i 15 imputati per le presunte irregolarità nelle operazioni di finanza strutturata Alexandria e Santorini, Chianti Classico e Fresh, realizzate da Mps tra il 2008 e il 2012.
Di conseguenza, sono state confermate, tra le altre, le assoluzioni dell’ex presidente dell'istituto senese, Giuseppe Mussari, e quella dell’ex direttore generale, Antonio Vigni, come deciso in appello il 6 maggio 2022, oltre che dei manager di Deutsche Bank (ETR:DBKGn) e Nomura. In primo grado gli ex vertici di Mps erano stati entrambi condannati, Mussari a 7 anni e mezzo mentre Vigni a 7 anni e 3 mesi. La sentenza era poi stata ribaltata in Appello. Con l’assoluzione cadono, dunque, le richieste risarcitorie esercitate nell’ambito del processo penale. Inoltre, i giudici hanno respinto anche il ricorso della Consob.
In mattinata, la procuratrice generale della Cassazione, Francesca Loy, aveva chiesto di non procedere per inammissibilità del ricorso contro l’assoluzione in quanto "generico". Già sulle ali della richiesta, il titolo di Banca Monte dei Paschi di Siena SpA (BIT:BMPS) era scattato in Borsa, chiudendo la seduta di ieri con un + 5,69% che ha portato il valore della Banca a sfiorare i 2,6 euro. Un'accelerata che è andata avanti sul FTSE MIB oggi per tutta la mattinata, prima di invertire la rotta a metà seduta.
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"Il processo per le presunte falsità del bilancio Mps e presunte turbative di mercato, che non avrebbe mai dovuto cominciare, si è finalmente concluso, dopo una lunga, tormentosa, angosciosa vicissitudine processuale, là dove meritava di finire: nel nulla. Giustizia è fatta ma Mussari non è più quel che era quando questa vicenda iniziata, e nessuno gli restituirà nulla", hanno dichiarato all’Ansa i legali di Mussari Padovani, Pisillo e Marenghi.