OraFinanza - Focus su Munich Re, il gruppo di rassicurazione più grande al mondo, protagonista questa mattina sui mercati dopo l’aumento delle sue previsioni per il prossimo anno. La società ha annunciato di prevedere 6 miliardi di euro di utile netto per il 2025, con la sola attività di riassicurazione che dovrebbe raggiungere i 5,1 miliardi.
Per il 2024 Munich Re ha un target di utile di oltre cinque miliardi, dopo avere già realizzato nei primi nove mesi dell'anno un risultato di 4,7 miliardi, nonostante le ingenti richieste di risarcimento per catastrofi naturali.
L’aumento delle previsioni sostiene il titolo del gruppo alla borsa di Francoforte dove guadagna oltre il 5% e si porta ad un massimo di 519,70 euro per azione, sovraperformando il principale indice tedesco Dax (+0,40%) e tra i più performanti dello Stoxx Europe 600. Da inizio anno il titolo sta guadagnando il 37%, considerando i 377,80 euro di inizio gennaio.
L'aggiornamento dei target del gruppo arriva dopo l’indiscrezione di ieri pubblicata dall’agenzia Reuters secondo cui Meag, il ramo tedesco di Munich Re che si occupa di asset management, sta valutando la possibilità di vendere la sua partecipazione in Amprion, che gestisce 11.000 chilometri di reti elettriche ad alta tensione in Germania.
Tra le altre previsioni della società ci sono 64 miliardi di euro di ricavi da assicurazione, un ritorno sugli investimenti superiore al 3%, ricavi da riassicurazione di 42 miliardi nel 2025, con un utile di 5,1 miliardi, un Combined Ratio del 79% nella riassicurazione Danni e del 90% nell'Assicurazione specializzata globale (GSI), un risultato tecnico di 1,7 miliardi nella riassicurazione Vita e Sanità e, per la filiale assicurativa Ergo, ricavi di 22 miliardi e un contributo all'utile di 0,9 miliardi.
Unknown block type "image", specify a component for it in the `components.types` optionRestando nel settore, oggi l’attenzione è rivolta anche a Swiss Re, secondo riassicuratore mondiale, il quale registrava nella mattinata un aumento di oltre il 3% a 132,38 franchi svizzeri, guidando l'indice SMI (-0,1%).
Sulla scia dei tedeschi, il gruppo elvetico ha presentato previsioni altrettanto ottimistiche, con un utile netto previsto di oltre 4,4 miliardi di dollari per il 2025, una crescita del dividendo del 7% o superiore nei prossimi tre anni, l’obiettivo di mantenere un RoE IFRS superiore al 14% nel corso degli anni, un Combined Ratio inferiore all'85% nella riassicurazione Danni, l’utile netto di 1,6 miliardi di dollari per il settore Vita e Sanità e la riduzione delle spese operative di circa 300 milioni di dollari entro il 2027.
"Guardando al 2025, ci aspettiamo che il pricing nella riassicurazione Danni resti forte, con una crescente domanda di protezione sulla spinta del contesto di alti rischi", spiegava il CEO Andreas Berger.