MILANO (Reuters) - La Banca centrale europea manterrà probabilmente il suo programma di acquisto titoli anche nella prima metà del 2018 ma con un ritmo di acquisti in graduale calo.
E' il giudizio espresso da Standard and Poor's in un report diffuso oggi.
"Se le condizioni economiche si dovessero deteriorare ancora, rendendo necessaria l'eventualità di un altro Qe, la mancanza di asset acquistabili potrebbe costringere la banca centrale ad estendere il suo programma di acquisti a nuove classi di asset come le azioni", scrive Jean-Michel Six, global ratings chief economist dell'agenzia per Europa, Medio oriente e Africa.
"Al momento non riteniamo probabile questo scenario ma prevediamo, nonostante le crescenti pressioni provenienti dalla Germania, una riduzione molto graduale e cauta degli acquisti nella seconda metà dell'anno, forse a 40 miliardi di euro al mese, con un ulteriore taglio nella prima metà del 2018. L'entità di queste riduzione dipenderà dalle condizioni del credito globale in quel momento", conclude Six.
Nel report, l'agenzia riconosce un aumento dell'inflazione principale ma mette in evidenza anche che i prezzi al consumo 'core' sono ancora molto bassi, con la sola eccezione della Germania, e parla di miglioramenti nelle condizioni del credito ancora molto lenti.