(ANSA) - ROMA, 6 DIC - Oltre 18 milioni di persone a rischio povertà o esclusione sociale in Italia. Lo stima l'Istat che rileva nel 2016 una percentuale del 30% - quasi uno su tre dei residenti in Italia - che segna un peggioramento rispetto al 28,7% del 2015. Per l'Istat, gli obiettivi della Strategia Europa 2020 sono "ancora lontani: la popolazione esposta a rischio di povertà o esclusione sociale - pari a 18.136.663 individui - è superiore di 5.255.000 unità rispetto al target previsto". Aumento sia l'incidenza di individui a rischio di povertà (20,6%, dal 19,9%) sia la quota di famiglie gravemente deprivate (12,1% da 11,5%) e quelle a bassa intensità lavorativa (12,8%, da 11,7%). E se si registra "una crescita di reddito disponibile e potere d'acquisto" si associa però a "un aumento della disuguaglianza economica". L'aumento del reddito è più forte per il quinto più ricco della popolazione, trainato dalla fascia alta dei redditi da lavoro autonomo e così la forbice tra i più benestanti e i più poveri si è allargata.