di Giuseppe Fonte
ROMA (Reuters) - L'Italia utilizzerà i vincoli di bilancio europei nel modo "più espansivo possibile".
L'annuncio arriva dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e prefigura una manovra espansiva che due fonti governative indicano in oltre 3 miliardi in valore assoluto.
Il Documento di economia e finanza (Def), l'atto con il quale l'esecutivo rivede il quadro macroeconomico e di finanza pubblica, "sarà presentato al Parlamento alla fine della prossima settimana e approvato dal Consiglio dei ministri subito prima", ha detto Padoan durante un'audizione alla Camera.
"Il Def e la legge di Stabilità dell'anno scorso erano già espansivi. A partire da quest'anno ci sono nuove clausole. Utilizzeremo i margini che le regole ci danno", ha aggiunto.
Già in autunno l'esecutivo aveva previsto di ricorrere alla leva del deficit alzando il deficit di quest'anno dal 2,2 al 2,6%.
Le fonti spiegano a Reuters che l'andamento meno sfavorevole dell'economia e la minore spesa per interessi, dovuta al quantitative easing della Bce, hanno avuto un effetto positivo sul bilancio e permettono ora al governo di destinare "almeno (altri) 0,2 punti di Pil" al sostegno della ripresa.
Resta da vedere come questo si tradurrà in termini di nuovi obiettivi programmatici. Il deficit resterà comunque entro il 3% del Pil.
Il margine di manovra potrebbe essere più ampio nel 2016, anno nel quale l'Italia intende utilizzare le nuove indicazioni della Commissione europea sulla flessibilità, diffuse a metà gennaio.
"La clausola è un'opzione importante, valuteremo se e soprattutto quando esercitarla. È intenzione del governo avvalersene nel modo più efficiente possibile", dice Padoan.
La comunicazione della Commissione ammette deviazioni dagli obiettivi di bilancio per tenere in considerazione l'avverso ciclo economico, promuovere gli investimenti e incoraggiare l'attuazione delle riforme strutturali.
A ottobre il ministero dell'Economia stimava che il deficit potesse scendere all'1,8% del Pil il prossimo anno. Anche in caso di revisioni al rialzo, la distanza dal tetto del 3% resta ampia.
Quel che più conta, però, è che l'esercizio della clausola potrebbe permettere al governo di dimezzare la correzione da 16 miliardi già iscritta a bilancio ma ancora tutta da definire, come riferito a Reuters da fonti vicine alla situazione.
È ancora da vedere se già nel Def l'Italia chiederà formalmente all'Europa di attivare la clausola.
Di sicuro il governo sta cercando di far valere il processo di riforma fatto finora: l'introduzione del contratto a tempo indeterminato senza la reintegra in caso di licenziamento economico; la riduzione del cuneo fiscale; la fine del voto capitario nelle grandi banche popolari; i primi interventi che mirano a rendere più spedita la giustizia civile.
C'è poi il capitolo investimenti: "Nel Def ci sarà un allegato infrastrutture con una lista di 49 progetti selezionati".
"La clausola permette una temporanea deviazione dall'aggiustamento del saldo strutturale in relazione al cofinanziamento degli investimenti", ricorda Padoan.
Inoltre, prosegue il ministro, i 49 progetti hanno i requisiti per ricevere finanziamenti dal Feis, il Fondo europeo per gli investimenti strategici previsto dal piano Juncker. OLITTOPNEWS Reuters Italy Online Report Top News 20150401T131858+0000