Di Peter Nurse e Alessandro Albano
Investing.com - Tutta l'attenzione del mercato è rivolta alle buste paga non agricole in arrivo nel primo pomeriggio, mentre in Europa la Lagarde vuole che il programma di acquisto di obbligazioni rimanga ancora in piedi. Durante la notte, l'Opec+ non è riuscito a trovare un accordo fissando un altro meeting per oggi. Intanto, incombe l'aliquota globale sulle società. Questi sono i market mover di venerdì:
1. Non Farm Payrolls
Oggi è il giorno delle buste paga non agricole e gli occhi sono puntati sul Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti. Nonostante i prezzi al consumo statunitensi su livelli mai visti da oltre un decennio, la Federal Reserve ha chiarito che i tassi di interesse non andranno avanti fino a quando non ci saranno "progressi sostanziali" sul mercato del lavoro.
Il consenso di Investing.com è di 700.000 nuovi posti di lavoro contro i 559.000 di maggio. Nei giorni scorsi, sia il rapporto mensile di ADP che le richieste di disoccupazione hanno mostrato letture oltre previsto, e le voci di mercato suggeriscono una rottura delle previsioni anche per i dati di oggi.
2. Greggio in calo dopo Opec+
Il Brent rompe al ribasso il livello di $76 al barile dopo che l'Opec+ non è riuscita a trovare un accordo sui livelli di produzione, il che potrebbe causare un picco inflazionistico dei prezzi delle commodities. Il cartello ha fissato un nuovo incontro nella giornata odierna.
Verso le 14:00 CEST, i futures sul petrolio Brent sono in calo dello 0,3% a $75,63, mentre i contratti sul WTI perdono lo 0,3% a $75,05.
Secondo fonti, gli Emirati Arabi Uniti avrebbero bloccato letteralmente all'ultimo minuto un accordo che sembrava ormai scritto, costringendo il cartello a rimandare la decisione sulla produzione mensile.
Gli osservatori ritengono probabile che l'Opec+ trovi un accordo di massima nel meeting odierno per ripristinare una maggiore produzione. "Ci aspettiamo un aumento di 400.000 barili al giorno al mese per il resto di quest'anno solo per mantenere i mercati in equilibrio", ha detto a Bloomberg Neil Beveridge, analista senior di Sanford C Bernstein a Hong Kong, aggiungendo che "il Brent dovrebbe superare presto gli 80 dollari al barile".
3. E' in arrivo la 'global tax'
Passi avanti per la nuova aliquota minima globale del 15%. 130 paesi, che rappresentano oltre il 90% del PIL mondiale, hanno infatti sostenuto l'accordo durante i colloqui ospitati dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
L'OCSE ha affermato che la tassa potrebbe fruttare circa $ 150 miliardi di entrate fiscali globali aggiuntive ogni anno, con le nuove regole che spostano i diritti di tassazione su oltre $ 100 miliardi di utili dalle società multinazionali ai paesi in cui vengono effettivamente guadagnati.
L'Irlanda è stata tra i paesi a bassa tassazione, compresi i membri UE Estonia e Ungheria, che hanno rifiutato di firmare l'accordo, affermando che "è inaccettabile nella sua forma attuale". L'accordo deve ancora essere inserito nel diritto europeo e questo richiederà il sostegno unanime di tutti i Paesi europei..
4. Futures WS in rialzo, attenzione a J&J
Le azioni statunitensi sono viste in rialzo venerdì, con i range di trading che ancora stretti in ottica Nfp. Al momento, i futures Dow Jones sono in aumento di 19 punti, i futures S&P 500 segnano +5 punti, mentre i futures Nasdaq salgono di 35 punti.
Nella seduta di ieri, Wall Street ha continuato a spingere al rialzo confermando aggiungendosi i forti guadagni visti nella prima metà dell'anno, con vaccinazioni, riaperture e stimoli monetari sullo sfondo.
L'S&P 500 è salito dello 0,5% alla viglia aggiornando il sesto record consecutivo di chiusura sopra i 4.300. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,4% mentre il Nasdaq Composite ha raccolto lo 0,1%.
Oltre alle buste paga, gli investitori terranno d'occhio anche Johnson & Johnson (NYSE:JNJ), dopo che la società ha fatto sapere che il suo vaccino anti-Covid monodose ha mostrato una forte attività contro la variante Delta e contro altri ceppi emergenti del Covid.
5. Per Lagarde il Pepp serve ancora
L'economia della zona euro sta cominciando a rimbalzare dalla recessione causata dalla pandemia ma questa ripresa rimane fragile. Lo ha detto la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde in un'intervista.
"Abbiamo concordato di mantenere in vigore le misure [di stimolo di emergenza] almeno fino a marzo 2022, e in ogni caso fino quando non valuteremo che la fase della crisi di coronavirus sia stata superata", ha detto Lagarde al quotidiano francese La Provence. "Sebbene la ripresa stia iniziando ad avviarsi, rimane comunque fragile".
Intanto le Borse europee sono tutte al rialzo, con Dax al +0,3%, Cac al +0,1%, e Ftse 100 al +0,3%. Maglia rosa per Piazza Affari, ora in rialzo dello 0,4%.