ROMA (Reuters) - L'Italia punta a forme di garanzia pubblica sui bond bancari mentre preme su Francia e Germania perché vi sia una risposta europea alla crisi innescata dalla Brexit, l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione sancita dal referendum di giovedì scorso.
Secondo quanto riferisce una fonte governativa, il premier Matteo Renzi chiederà stasera ad Angela Merkel e a Francois Hollande nuova flessibilità in bilancio e una lettura meno rigorosa della normativa europea in materia di aiuti di Stato.
"La risposta alla Brexit deve essere europea prima che nazionale", spiega la fonte.
Dopo un'apertura debole la Borsa di Milano ha ampliato il ribasso, in linea con il peggioramento degli altri listini europei e di Wall Street. Il FTSEMib cede il 4%, mentre sono particolarmente deboli le banche sia in Italia sia in Europa, con l'indice settoriale che ha perso circa 8% con un calo di un quinto del valore dall'esito del referendum britannico. Gli indici Usa perdono intorno al 2%.
La fonte spiega che accanto al lavorio diplomatico il ministero dell'Economia sta studiando un pacchetto di misure da attivare in caso di necessità, anche se al momento nessuna decisione è vista come imminente e prevale l'orientamento di continuare a monitorare i mercati.
Una delle opzioni sul tappeto è riattivare uno strumento messo in cantiere a fine 2008, cioè la garanzia pubblica sulle obbligazioni bancarie. L'alternativa è che sia la Cassa depositi e prestiti a sostenere gli istituti di credito italiani, sempre con il supporto di una garanzia del Tesoro.
Sono esclusi invece interventi unilaterali come una sospensione del bail-in, il principio che azionisti e creditori di una banca debbano incamerare perdite prima di procedere con salvataggio a spese del contribuente.
(Giuseppe Fonte)