MILANO (Reuters) - Il governo italiano punta a finalizzare entro la fine del 2027 un piano che consenta il ritorno all'energia nucleare, il cui utilizzo è stato vietato nel Paese quasi 40 anni fa.
Lo ha detto il ministro dell'Energia Gilberto Pichetto Fratin in un'intervista pubblicata da Il Sole 24 Ore.
Secondo il governo guidato da Giorgia Meloni, l'introduzione di piccoli reattori modulari e reattori modulari avanzati può contribuire alla decarbonizzazione di alcuni settori più inquinanti in Italia, come l'acciaio, il vetro e la produzione di piastrelle.
Le centrali nucleari sono state bandite in Italia a seguito dei referendum del 1987 e del 2011, ma il governo sta ora studiando una nuova normativa per rimuovere il divieto tramite l'uso di nuove tecnologie nucleari.
"L'Italia è pronta a rientrare nel nucleare che rappresenta una scelta cruciale che non andrà a sostituire le rinnovabili ma le completerà assicurandoci un mix energetico equilibrato e sostenibile. È una mossa che non possiamo più rimandare", ha detto Pichetto Fratin, aggiungendo che uno schema di disegno di legge sarà sottoposto all'approvazione del consiglio dei ministri entro le prossime due settimane.
Lo scorso settembre, il ministro aveva dichiarato che il governo avrebbe varato una normativa per consentire l'utilizzo di nuove tecnologie nucleari al più tardi entro l'inizio del 2025, auspicando che il Parlamento potesse approvare il progetto di legge entro quest'anno.
Il governo italiano stima di poter risparmiare 17 miliardi di euro sul costo della decarbonizzazione dell'economia entro il 2050 se l'energia nucleare arrivasse a costituire almeno l'11% del mix energetico del Paese.
"Nel Pniec ipotizziamo di arrivare fino al 22%", ha detto Pichetto.
L'Italia ha mantenuto competenze chiave nel settore nucleare: Enel (BIT:ENEI) gestisce centrali nucleari in Spagna, mentre Eni (BIT:ENI) sta investendo in un progetto per lo sviluppo di un reattore a fusione nucleare negli Stati Uniti.
L'anno scorso Pichetto Fratin ha dichiarato che l'Italia era in trattative con diverse società, tra cui il gruppo energetico statunitense Westinghouse e la francese Edf, come potenziali partner per una società a partecipazione statale che avrebbe costruito reattori nucleari avanzati nel Paese e che Enel, Ansaldo (BIT:STS) e Leonardo stavano lavorando a un progetto di una società a partecipazione statale per la costruzione di reattori nucleari in Italia.
Lo scorso novembre, Enel ha detto avrebbe unito le forze con altri gruppi per la creazione di una nuova società per studiare l'uso di tecnologia nucleare avanzata, ma nessun accordo è ancora stato firmato.
(Tradotto da Alessandro Parodi, editing Gianluca Semeraro)