ROMA (Reuters) - Dopo che la Rsu dei dipendenti di Roma del call center Almaviva ha rifiutato di firmare l'accordo con governo e azienda per proseguire la vertenza fino a marzo, la sede operativa della Capitale ha chiuso e non c'è più spazio per altre trattative.
Lo dice oggi Almaviva in una nota, a seguito delle richieste di alcuni sindacati di riaprire i negoziati per evitare il licenziamento di oltre 1.600 persone a Roma.
Lo scorso 22 dicembre la rappresentanza sindacale di Almaviva Contact a Roma aveva respinto l'intesa raggiunta dopo un mese e mezzo di trattative serrate, mentre quella di Napoli l'aveva firmata. Il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda aveva commentato: "Non c'è alternativa ai licenziamenti".
Nella nota di oggi, Almaviva conferma che "in linea con quanto sempre dichiarato e preso atto del pronunciamento unitario delle rappresentanze sindacali, dal 22 dicembre il sito operativo di Roma ha cessato ogni tipo di attività". E boccia nuovi negoziati: "L'ipotesi di attivare una trattativa supplementare, oltre che fuori da ogni logica ed in contrasto con il mandato di rappresentanza sindacale dichiarato, risulta... legalmente e tecnicamente impossibile perché invaliderebbe l'intera procedura conclusa con la mediazione del governo".