(Reuters) - I rendimenti dei titoli di Stato dell'Eurozona sono in calo questa mattina, mentre il rischio di una crisi bancaria continua a spaventare gli investitori dopo che Ubs ha concluso un accordo per l'acquisto di Credit Suisse e alcune delle maggiori banche centrali del mondo si sono unite per rassicurare i mercati.
Ubs pagherà 3 miliardi di franchi svizzeri (3,24 miliardi di dollari) per Credit Suisse e la Banca centrale svizzera (BNS) ha fatto sapere che fornirà una notevole liquidità all'istituto di credito risultante dalla fusione.
La Federal Reserve - insieme a Banca del Canada, Banca d'Inghilterra, Banca del Giappone, Banca Centrale Europea e BNS - ha lanciato un'azione coordinata per migliorare la fornitura di liquidità attraverso gli accordi permanenti di linee di swap in dollari.
I rendimenti del Bund hanno toccato il minimo da metà dicembre, con il decennale, benchmark per il blocco, in calo di 15 punti base all'1,97% intorno alle 9 italiane, dopo essersi spinto fino a 1,95%.
Il tasso a 10 anni del Btp mostra un calo decisamente meno marcato, portandosi al 4% dal 4,055% della chiusura di venerdi', mentre lo spread con la Germania si allarga fino a 202 pb da 193.
Contestualmente, i futures sui Fed Funds sono passati a prezzare al 70% la possibilita' che il Fomc in agenda domani e dopo opti per mantenere i tassi invariati.
Il tasso Estr forward agosto 2023 è scivolato intorno al 3%, implicando aspettative in ribasso per i tassi terminali Bce al 3,1%.
(versione italiana Valentina Consiglio, editing Claudia Cristoferi)